Aggredita e molestata in stazione Lei reagisce e fa arrestare il maniaco
DESIO L’ha presa di mira appena l’ha vista: «Scusa, hai una sigaretta?». La stessa domanda per una, due, dieci volte. Poi, nel sottopassaggio pedonale della stazione di Desio, parte con le molestie e finisce con il tentativo di strapparle la borsa che teneva a tracolla. Se ora il maniaco, un tunisino irregolare 28enne senza fissa dimora, identificato in Rami Kalboussi, è in carcere con l’accusa di fermo, è grazie alla reazione della vittima, una ragazza di appena 19 anni. Ma anche merito dell’aiuto datole dal personale delle ferrovie e da altri cittadini, oltre che dell’intervento tempestivo dei carabinieri sul posto.
Verso le 19.30 di sabato, finita la giornata di lavoro presso un centro estetico del comune brianzolo, la giovane, una bella ragazza di origini straniere, ma cresciuta in provincia di Monza, cammina a passi decisi verso la stazione, per salire sul treno che la avrebbe riportata a casa a Cavenago. In prossimità dello scalo ferroviario si accorge però che qualcuno la sta seguendo. Prova ad accelerare il passo, ma se lo ritrova di fianco. L’uomo è ubriaco. Probabilmente uno dei tanti balordi che bivaccano vicino alla stazione di Desio, come in quelle di tanti comuni del monzese, consumando le giornate tra bevute continue di birra, hashish a tutto spiano e liti spesso violente. Biascica parole incomprensibili alla ragazza e diventa subito assillante, chiedendole da fumare in continuazione. Lei fa di tutto per ignorarlo. Accelera il passo, cerca lo sguardo di qualcuno che possa aiutarla, ma nel tunnel pedonale è da sola con quell’uomo molesto. Lui la raggiunge in poche falcate. E, improvvisamente, la diciannovenne si trova le mani di quel delinquente addosso: la tocca nelle parti intime, e le rivolge una serie di apprezzamenti volgari. Lei reagisce, facendolo desistere, ma ugualmente il nordafricano cerca di portarle via la borsetta con la forza, ma non riesce e fugge.
Stavolta, però, è la vittima che lo segue e, in superficie, lo indica ad alcuni ferrovieri di Trenord e ad altri pendolari fermi in attesa al binario. Sono loro che la soccorrono e si mettono davanti alla porta di ingresso di uno dei convogli in partenza, per impedire al malvivente di salire e darsi
L’aiuto Pendolari e ferrovieri hanno impedito la fuga del balordo fino all’arrivo dei carabinieri