Centro sportivo, arriva il ricorso al Tar. Cellino si infuria
Diventa più tortuosa la strada per la realizzazione del centro sportivo del Brescia Calcio a Torbole Casaglia, su un terreno comunale di 75mila metri quadrati.
Dopo un primo ricorso al Tar contro l’esclusione dei vincoli urbanistici gravanti sull’area (in zona scorre il torrente Gandovere), l’associazione «No alla vendita dell’area 467» e Legambiente Lombardia presentano un secondo ricorso contro il piano alienazioni del Comune. È firmato dall’avvocato monzese Emanuela Beacco, esperta in consumo di suolo. Visti i tempi della giustizia amministrativa italiana (ed un eventuale appello al Consiglio di Stato) sembra improbabile che i tempi dell’operazione rispettino i tempi record prospettati dalla società sportiva. Altro nodo: il comitato (che ha raccolto 860 firme) ha inviato in municipio tre perizie giurate di altrettanti esperti (l’agronomo Riccardo Crea, l’architetto Agostino Baronchelli e l’agente immobiliare Laura Cavalli) che stimano il valore dell’area in vendita tra i 2,5 ed i 3,5 milioni. Cifra ben superiore al milione e 350 mila euro stabilito dal Comune basandosi sulla valutazione del geometra Guido Ungari. Per questo nel comitato c’è chi pensa anche a un esposto alla Corte dei Conti, per valutare un presunto danno erariale. Ad ogni modo la cifra di 1.350.000 è la base d’asta delle offerte per l’area, che verranno aperte stamane in Comune. Il presidente Massimo Cellino non ha nascosto il malessere per la questione, complicatasi quando sembrava al rettilineo d’arrivo. E «Montichiarello», il possibile piano B, rimarrà ancora in orbita Inter. «I politici non devono intasare i tribunali con cause pretestuose — ha detto -— pensavo fosse un retaggio che non appartenesse a Brescia e provincia. La partita tuttavia resta aperta, il centro sportivo è una priorità di Cellino che continua a lavorare per potenziare la struttura societaria. Se domani arriverà la vittoria salvezza con il Carpi, inizierà a lavorare per affiancare a Francesco Marroccu una spalla sul mercato. Si cerca un talent scout esperto e di fiducia, che abbia contatti anche con il calcio estero. Il nome giusto potrebbe essere quello di Antonello Preiti, già al Parma e ora in zona Europa League in Albania col Partizani Tirana.