Vini, adesso è il trionfo del prodotto biologico
Nella kermesse per antonomasia del vino italiano — il Vinitaly di Verona, che si apre oggi — la Lombardia schiera le sue cantine migliori (circa 200) con una visione ben precisa: produzione biologica e biodiversità. La provincia di Brescia è la migliore con ben 522,5 ettari a biologico e 504 ettari in conversione.
ViniVeri e VinNatur raggiungono quest’anno il traguardo della 15esima edizione. Nate entrambe per dare spazio, e voce, a produttori di vini che potremmo definire ecologici, impegnati ad eliminare chimica e tecniche invasive dalle loro vigne e cantine. ViniVeri, in scena fino ad oggi a Cerea, a pochi chilometri da Verona, quest’anno si è data «Amore per la natura e i suoi cicli» come tema conduttore, nella «certezza che la natura non tradisce mai» – sostiene il presidente di ViniVeri Giampiero Bea – e che i vignaioli sono «custodi di identità e di fatto rappresentano una filosofia di vita». Una filosofia che dal lato produttivo va oltre la certificazione biologica europea e ha nell’etichetta trasparente del vino uno dei suoi cavalli di battaglia. A Villa Favorita a Monticello di Fara di Sarego, nel vicentino, si terrà invece fino a lunedì la nuova edizione di VinNatur. «In questi anni abbiamo assistito alla crescita della nostra associazione, - afferma Angiolino Maule, presidente VinNatur - ma anche alla presa di coscienza di molti consumatori che si sono avvicinati a noi magari solo per curiosità, ma che poi hanno imparato a conoscere e ad apprezzare il nostro lavoro». L’associazione VinNatur riunisce viticoltori europei che hanno il comune obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del terroir. «Nel 2017 – prosegue Maule siamo arrivati ad avere 190 aziende iscritte all’associazione, per un totale di 1.500 ettari di vigna coltivati in modo naturale che producono 6 milioni e 500 mila bottiglie di vino naturale, di cui circa 5 milioni in Italia. Oggi l’offerta di eventi di questo tipo è grandissima e rappresentano una possibilità per il mondo del vino di crescere non solo in termini di fatturato, ma soprattutto di consapevolezza».