Pochi big, timore di contestazioni Fronte Palestina e Brigata ebraica: incrocio a rischio
Sarà un 25 Aprile con pochi «big» e con il timore che possano ripetersi le contestazioni allo spezzone della Brigata ebraica. Per di più visto che le celebrazioni per il 73esimo anniversario della Liberazione si sono aperte ieri con un’iniziativa alla memoria di Mireille Knoll, la donna francese scampata alla Shoah e uccisa a Parigi il 23 marzo scorso da un antisemita, a cui è stato dedicato ieri un totem con l’immagine della donna. I numerosi e ripetuti appelli della vigilia non hanno avuto effetto: il Fronte Palestina ha infatti annunciato che anche quest’anno sarà all’altezza di piazza San Babila per protestare contro la presenza delle bandiere con la stella di David. Al termine del corteo — confermato il tradizionale tragitto in partenza alle 14 da corso Venezia per finire in piazza Duomo — parleranno dal palco il sindaco Beppe Sala, il segretario della Cgil Susanna Camusso, il
presidente di Libera don Luigi Ciotti, la presidente nazionale di Anpi Carla Nespolo e Roberto Cenati dell’Anpi di Milano. Sarà anche mostrata su maxischermo una videointervista a Liliana Segre, la neosenatrice a vita scampata ad Auschwitz. Al contrario dello scorso anno, però, i volti della politica nazionale saranno contati. Ampia la pattuglia di Liberi e Uguali: sfileranno l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, Pier Luigi Bersani, Francesco Laforgia e Roberto Speranza. Per il Pd non ci sarà invece il segretario reggente Maurizio Martina, che ha dovuto rinunciare per gli impegnato romani legati alle trattative per il nuovo governo, mentre i militanti del partito sfileranno portando gli stendardi con i volti dei partigiani, abbandonando la svolta cromatica blu (dell’Ue e di quell’Emmanuel Macron, impegnato proprio in quei giorni a salvare la Francia dal Front National) di dodici mesi prima. Scenderanno in piazza anche i 5 Stelle e i Radicali con tanto di bandiere britanniche in ricordo dei caduti alleati. Il programma delle celebrazioni è ampio e non si limita alla manifestazione ufficiale. Appuntamenti istituzionali, letture, incontri e proiezioni coinvolgono praticamente tutti i quartieri. Si va dalla deposizione di corone (al monumento alla Guardia di Finanza in piazza Tricolore, alla lapide ai caduti a Palazzo Isimbardi, alla lapide di Palazzo Marino che riporta la motivazione della medaglia d’oro al valor militare alla città, al Sacrario dei caduti di tutte le guerre, al monumento in ricordo dei Quindici Martiri in piazzale Loreto e nel cimitero inglese di Trenno) agli eventi pomeridiani alla Palazzina Liberty, con il coro «Cantosospeso» e l’Ensemble Prometeo che presenteranno «Musica Libera», e alla Casa della Memoria. Non si placano intanto le polemiche per le provocazioni dei movimenti di estrema destra. «Credo che la risposta migliore sia moltiplicare le occasioni di consapevolezza soprattutto tra i più giovani», ha sostenuto l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, che ha chiesto ai mezzi di comunicazione di dare «minore esposizione mediatica» a questi episodi.