Pappano in duo Pagine desuete
Antonio «Tony» Pappano è uno dei direttori d’orchestra più chiamati e acclamati; basti per tutti lo straordinario percorso che sta compiendo con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, giunta sotto la bacchetta del maestro anglo-italiano a un livello di eccellenza internazionale. Ma Pappano non dimentica il suo primo amore, il pianoforte: e quando l’agenda glielo permette si esibisce in pubblico. Non da solo, ma col primo violoncello della «sua» orchestra romana Luigi Piovano, anch’egli una doppia carriera con l’intensa attività solistica ad affiancare quella di Santa Cecilia: Pollini l’ha invitato nel suo Progetto a Salisburgo, New York e Tokyo, è stato diretto anche da Chung, Pletnev e Sawallisch, ha suonato con Lonquich, Kavakos e le sorelle Labeque; e dal 2007 con Pappano. Domani i due si esibiscono al Teatro Sociale di Como (ore 20.30, via Bellini 3, € 25, tel. 031.27.01.70) accostando due capisaldi della letteratura per pianoforte e violoncello, le Sonate di Brahms, a tre pagine assai desuete: la «Meditazione lugubre» di Gaetano Braga, ottocentesco compositorevioloncellista abruzzese allievo a Napoli di Mercadante e poi residente a Milano (scrisse per la Scala l’opera «Ruy Blas», mai eseguita); e le due Romanze di Giuseppe Martucci, compositore e virtuoso del pianoforte.