Campo Marte cambia pelle e strizza l’occhio allo sport
La chiusura dei primi lavori in giugno, poi sarà ristrutturata la palazzina
Campetto da basket e pallavolo, da calcetto, area fitness. I lavori sono quasi finiti, manca meno di un mese. È il primo tassello della rimessa a nuovo di Campo Marte, grazie alla progettazione partecipata con i cittadini. Questa parte di interventi (che valgono in tutto 400 mila euro circa) si dovrebbe concludere in giugno: poco dopo, in luglio o al più tardi in settembre, dovrebbero partire i lavori per la riqualificazione della palazzina (nella foto) dove troveranno ospitalità un bar punto ristoro, due sale pluriuso, una sala lettura.
Da oramai qualche settimana chi passeggia a Campo Marte si sarà accorto che fervono (salvo maltempo) i lavori. In costruzione ci sono un campetto da basket e pallavolo, un altro da calcetto, due piccole aree fitness per ragazzini o adulti non troppo arrugginiti.
È il primo tassello della rimessa a nuovo del parco che sorge a ridosso del centro storico, esito in parte di un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto oltre un centinaio di cittadini, molti dei quali attivi in diverse associazioni. Questa parte di lavori (che valgono in tutto 400 mila euro circa) si dovrebbe concludere in giugno: poco dopo, in luglio o al più tardi in settembre, dovrebbero partire i lavori per la palazzina. Il progetto esecutivo (dell’architetto Rossana Bettinelli) presentato in Loggia è già stato approvato dalla giunta con le relative risorse (un milione 150 mila euro circa). A breve ci sarà il bando di gara, poi i lavori della durata di circa un anno. Nella palazzina — 180 metri quadrati per il piano terra, altrettanti per il primo piano e 90 per il secondo — troveranno ospitalità un bar punto ristoro, due sale pluriuso, una sala lettura con oltre quaranta posti a sedere, servizi igienici. Spazi a disposizione degli abitanti del quartiere o dei frequentatori di Campo Marte per rilassarsi, stare in compagnia, leggere un libro o altro. Per la gestione del bar verrà indetto un apposito bando, che prevederà anche la pulizia dei bagni, delle docce e dei servizi igienici, mentre le altre sale rientreranno nella gestione diretta dell’Amministrazione.
«Le risorse stanziate sono superiori rispetto a quanto preventivato nello studio di fattibilità — ha ricordato ieri l’assessore Michela Tiboni — ma la situazione si è rivelata critica sul piano strutturale ed è stato necessario immaginare un intervento più corposo sia sotto il profilo dell’adeguamento antisismico che di quello energetico». Per il sindaco Emilio Del Bono un motivo particolare di soddisfazione: come è stato ricordato l’immobile di Campo Marte è stato infatti negli anni oggetto di diversi atti e passaggi di proprietà, dal ministero della Difesa all’Agenzia del Demanio, fino alla definitiva presa in consegna da parte dell’Amministrazione comunale nell’aprile del 2016. Insomma, dal rischio di far diventare proprietà privata la palazzina, come a un certo punto si è temuto, fino all’acquisizione totale da parte dell’Amministrazione e al relativo progetto di progettazione partecipata che ha portato alle opere in corso o programmate a breve. «È importante — ha osservato il sindaco — che la palazzina sia a servizio di Campo Marte, affinché questo possa mantenere appieno la sua vocazione ludica, sportiva e ricreativa».
Le piattaforme sportive (un progetto di Fausto Baresi e Artemio Apollonio) resteranno ad accesso libero anche in futuro, così è stato garantito, seppur minimamente regolamentato. Al mattino, capiterà, per esempio verranno in particolare utilizzate dagli studenti del vicino liceo scientifico Calini. A completare il quadro anche il rifacimento di via Foscolo, con annessa pista ciclabile e soprattutto un ingresso un po’ più sicuro per i pedoni.
A proposito, la dicitura corretta sarebbe ora Campo Sportivo Militare Fausto «Sam» Quilleri ma — non ce ne vogliano gli interessati — c’è da scommettere che per i più resterà Campo Marte. Piazza Duomo insegna.