Sicurezza, asse Salvini-Vilardi
CENTRODESTRA L’incontro ieri a Milano. Il leader della Lega terrà due distinti comizi in città
«Sicurezza e contrasto all’immigrazione clandestina» sono i temi cardine della campagna elettorale del centrodestra in città che hanno suscitato il plauso del leader della Lega Matteo Salvini a Paola Vilardi, incontrata ieri in via Bellerio a Milano. «Salvini mi ha detto che Brescia è nel cuore della Lega — spiega Vilardi — e che ci appoggerà nella nostra moratoria per dire basta all’arrivo di aspiranti profughi». Salvini nel prossimo mese sarà in città per ben due volte, la prima parlerà in un luogo «simbolo del degrado», la seconda in piazza.
«Brescia è nel cuore della Lega e Matteo Salvini mi ha promesso che verrà in città ben due volte in questa campagna elettorale, perché anche lui crede fortemente nella vittoria del centrodestra». La voce di Paola Vilardi, nel primo pomeriggio di ieri, vibrava d’ottimismo: in mattinata, accompagnata da Simona Bordonali, deputata bresciana del Carroccio, ha incontrato il leader della Lega nella sede milanese di via Bellerio, dove si è tenuto il consiglio federale e dove si è parlato anche di Brescia, delle strategie elettorali, che punteranno prioritariamente su due temi cardine: la sicurezza ed il contrasto all’immigrazione clandestina.
«Salvini ha condiviso con soddisfazione la nostra volontà di chiedere per Brescia una moratoria al numero di richiedenti asilo, che è arrivato ad oltre seicento – spiega Vilardi — e anche la nostra promessa di riaprire il presidio permanente della polizia locale alla stazione ferroviaria, che la giunta Del Bono ha chiuso. La Lega sarà un alleato fondamentale in questa battaglia». È molto probabile, conferma la Vilardi, che la prima «visita» di Salvini in città si tenga proprio davanti alla stazione ferroviaria, crocevia di tante umanità emarginate, tra cui appunto molti migranti, mentre «non mi dispiacerebbe che il secondo appuntamento si tenesse in una piazza centrale, visto che lui sa come arrivare al cuore della gente». Nei prossimi giorni in città arriveranno anche Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni (leader di Fratelli d’Italia). Dopo la recente conquista delle regioni Molise e Friuli, il centrodestra punta a sfilare al centrosinistra anche la seconda città della Lombardia.
Per farlo «lavorerà» molto sul tema immigrazione, facendo anche leva sui recenti fatti di cronaca. Come il presunto omicidio della 25enne di origine pakistana che si ipotizza essere stata uccisa dai famigliari perché avrebbe rifiutato il marito sceltole dal padre. O come l’arresto per spaccio dei «finti profughi» intercettati dalla polizia nel parco di via Sardegna, proprio dietro la stazione. «Altro che proseguire con i lavori socialmente utili ai richiedenti asilo — incalza la Vilardi — quegli impieghi vanno dati ai disoccupati bresciani». Si tornerà anche sul tema del centro culturale islamico di via Bonardi: per il centrodestra è una «moschea abusiva» e andrebbe chiusa applicando la nuova norma regionale. Vilardi ha ricordato a Salvini le altre priorità del programma, care anche alla Lega: ambiente, famiglia, tutela del piccolo commercio. «Sull’ambiente ricordo che l’idea di fare un parco al posto della Caffaro era già nostra. Per il comparto Milano noi pensiamo ad grande un parco fotovoltaico mentre riteniamo non necessario un teatro nell’ex Ideal Standard». Sul rilancio del commercio «potremo contare sul sostegno dell’assessore regionale di Forza Italia, Alessandro Mattinzoli».
La campagna elettorale entra quindi nel vivo, arricchendosi di toni accesi. Le polemiche, non mancheranno.