«Siamo i numeri uno»
MONZA I campioni della matematica crescono in Lombardia sulle sponde del lago di Como. Sono infatti i ragazzi della 3A del liceo delle Scienze applicate dell’«Istituto Badoni» di Lecco i campioni 2018 della XXVII edizione di Matematica Senza Frontiere, la gara nata nel 1989 dall’esperienza dell’Académie di Strasburgo e ora diffusa in 42 nazioni a cui partecipano 12 mila classi. I ragazzi di Lecco, guidati dalla loro insegnante Chiara Aldenghi, hanno battuto ieri, nell’aula magna dell’istituto «Mapelli» di Monza, la concorrenza delle dieci classi ammesse alla finale e 250 studenti provenienti da Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle D’Aosta. Quarantacinque i minuti di tempo a disposizione per rispondere correttamente ai cinque quesiti che quest’anno avevano come minimo comun denominatore le probabilità di vincita nei diversi giochi d’azzardo. Ai neo campioni ne sono bastati ventinove minuti per consegnare la prova: «L’importante è organizzarsi bene — spiegano Stephane Comin, origini belghe, e il compagno Luca Invernizzi —. Noi ci siamo divisi in gruppi di lavoro e poi abbiamo ricontrollato insieme i quesiti».
«Il punto di forza di Matematica Senza Frontiere — conferma l’insegnante — è proprio il lavoro di squadra. Questa è una bella classe di solo 18 alunni, tutti molto validi. In una prova del genere anche i più bravi che tendono a primeggiare da soli devono imparare a lavorare in gruppo». C’è poi l’aspetto ludico che appassiona i giovani alla matematica: «I quesiti sono sempre bene articolati — spiega Donata Astolfi, ex insegnante al “Frisi” di Monza e dal 2000 nel comitato organizzativo — con riferimenti storici, culturali e un messaggio educativo importante». Quest’anno ogni quesito ha fatto riflettere le squadre sul gioco d’azzardo che è in crescita in Italia e ha radici proprio nella preoccupante diffusione di un forte analfabetismo matematico. Leggendo le domande i ragazzi si sono soffermati sui calcoli di Galileo Galilei pubblicai nel trattato Sopra il gioco dei dadi per il Granduca di Toscana o hanno capito che, anche acquistando i 6 milioni di biglietti «gratta e vinci» necessari per coprire gli 850 chilometri di distanza tra la Villa Reale di Monza e l’Hofburg di Vienna non ci sarebbe comunque la certezza di incassare i 500 mila euro del premio più alto.
Oltre ai ragazzi di Lecco che sono risultati i più forti nella «Supercoppa di Monza» tra le regioni del Nord e Centro Italia, è tutto lombardo anche il podio delle eccellenze nazionali, suddiviso per anno scolastico frequentato. Per la prova «Junior» (terza media e prima liceo) hanno sbaragliato la concorrenza la 1B dello scientifico «Gaetana Agnesi» di Merate (Lecco), la 2D del «Mascheroni» di Bergamo e la 3A sempre dell’ «Agnesi di Merate».
«Un bel primato per i nostri licei — commenta Anna Maria Gilberti, ex ispettrice del
I quesiti Le cinque domande vertevano sulle probabilità di vincita nei giochi d’azzardo
La prof È stato un gioco di squadra, anche i più bravi hanno fatto gruppo
ministero e referente del progetto —. Unica nota spiacevole è stato non aver potuto usufruire della sala stampa dell’autodromo come in passato. L’affitto di 5 mila euro ci è sembrato esagerato, spero che il prossimo anno ci ripensino perché è un’occasione per utilizzare il circuito anche a fini culturali ed educativi».