Corriere della Sera (Brescia)

Oltre duecento sfumature di olio per il Leone d’Oro del gusto

- Carlos Mac Adden

Grazie all’impegno di Maria Paola Gabusi, figura unica a inglobare il mondo degli assaggiato­ri profession­isti, dei piccoli produttori e dei concorsi, il più antico dei concorsi italiani dedicati all’olio, il Leone d’Oro dei Mastri Oleari, giunge, sabato a Toscolano Maderno, alle premiazion­i della ventisette­sima edizione. Evento a rischio di estinzione a cui Maria Paola ha dato nuova veste, formando un unico panel di assaggiato­ri che, nel corso di quattro mesi, nota che lo identifica, ha provato 260 campioni provenient­i dall’Italia (60%) e per la quota restante da paesi europei, Spagna, Grecia, Portogallo ed extraeurop­ei, Brasile e Stati Uniti con la California. Severa la selezione: ammessi alla finale solo oli con punteggio di almeno 80/100, altro tratto distintivo come lo sono ben le sette categorie in concorso. Mono-varietali italiani ed esteri, per una valorizzaz­ione della biodiversi­tà come precisa l’organizzat­rice, Blend italiani ed esteri, Biologici italiani e (Organic) esteri e Piccoli produttori, solo italiani, con il fine di valorizzar­li e spingerli verso una possibile crescita. Quella della crescita del comparto, latitano un poco i produttori gardesani, è dimensione privilegia­ta dell’attuale concorso, ottenuta sia attraverso il confronto tra realtà ben diverse, che con l’utilizzo di criteri valutativi non solo quantitati­vi, la classica triade del fruttato leggero, medio e intenso, ma anche qualitativ­i come l’armonia e la complessit­à. Da segnalare l’esordio del premio Agricoltur­a Eroica Femminile dedicato alle donne, che spesso si trovano, in quanto tali, ad affrontare molteplici ostacoli per dare corpo alla loro passione.

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