Furti in corsia All’ospedale San Gerardo è emergenza
Spariscono cellulari, portafogli, pigiami. Furti in corsia e nelle camere dell’ospedale San Gerardo. L’ultimo episodio è stato sventato in Pediatria dove il papà di un piccolo ricoverato si è insospettito per la presenza di una giovane donna che entrava e usciva dalle camere e l’ha sorpresa mentre cercava di rubare un portafoglio. È andato invece a buon fine il furto ai danni di una anziana di Villasanta, ricoverata in Rianimazione: dalle sue dita sono spariti tre anelli. Abbastanza per far correre ai ripari. Alcuni reparti, normalmente aperti al pubblico, hanno iniziato a cautelarsi chiudendo le porte di notte o quando il personale medico o infermieristico è ridotto. «Le leggi e le linee guida regionali — spiega Fabio Binelli, direttore generale della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma che a Monza gestisce i reparti materno infantili — prevedono che un ospedale sia un luogo aperto. Non ci piace l’idea di un ospedale-carcere, anche perché nei nostri reparti i genitori hanno diritto a stare con i propri figli 24 ore su 24, quindi è difficile controllare chi entra e chi esce. Solo per l’oncoematologia pediatrica abbiamo un accesso con il badge. Ciò non significa che se un medico o un infermiere di notte preferisce cautelarsi chiudendo il reparto, può farlo». La serie di furti messi a segno, nei giorni scorsi in vari piani del settore C, ha spinto anche i responsabili dell’Associazione bambino in ospedale ad inviare una mail ai propri volontari: «In seguito ai furti avvenuti nei giorni scorsi in ospedale vi consigliamo di portare eventuali borse o oggetti personali con voi». «Si tratta di episodi spiacevoli — dice Matteo Stocco direttore generale dell’Asst Brianza — fatti del genere non dovrebbero accadere. Abbiamo predisposto cartelli nei reparti e nelle camere in cui sconsigliamo di lasciare incustoditi oggetti di valore». Per la sicurezza dei degenti è stato anche predisposto un sistema di videosorveglianza e sono presenti 8 guardie di vigilanza interna disarmate al Pronto soccorso, con turni di ronda nei reparti.