«Via il porta a porta, in centro storico contenitori interrati e compattatori»
La differenziata è uno dei punti di maggiore distanza tra centrodestra e centrosinistra, anche se va ricordato che la Lega appoggiò il Pd in Loggia nella scelta del sistema misto, inviso invece a Forza Italia. Paola Vilardi nel suo programma ricorda che «con il porta a porta si sacrifica la libertà dei cittadini di conferire i propri rifiuti quando vogliono e la libertà e il diritto ad avere una città pulita e sgombra da accumuli di rifiuti». Quindi la proposta di superare la modalità del porta a porta con due distinte modalità: nel centro storico si vuole «una soluzione interrata, una struttura composta da molteplici cassonetti carrellati interrati e da un terminale munito di touch screen con il quale interfacciarsi. L’identificazione dei cittadini avviene attraverso l’utilizzo della tessera per i rifiuti lasciata dal comune». Una volta selezionato il tipo di rifiuto «il sistema procede alla pesata del sacchetto e allo smistamento verso il cassonetto sottostante. Sistema che permette di eliminare completamente ogni rischio di incorrere in errori evitando inutili sanzioni». La rivoluzione avverrà in modo progressivo mentre in periferia si punta ad avere solo cassonetti a calotta, apribili con badge (quindi anche per carta e plastica) ma anche dei compattatori per diversi materiali (come alluminio, vetro, carta, plastica) che «porteranno ad una riduzione dei costi di gestione e che facilitano la corretta raccolta differenziata, valorizzando la coscienza ambientale» e il principio che il riciclo crea ricchezza. Si pensa anche a dei bonus per i cittadini che conferiscono materiali nei compattatori (come già accade a Flero o a Rovato). Infine verrà istituita un’isola ecologica per il recupero dei materiali anche nel centro storico. ( p.g.)