Con Il Salterio tutto il bello della danza popolare
Un’intera platea trascinata dai ritmi dello spettacolo, quelli che danno briglia sciolta ai sensi e al corpo che nel modo più naturale si abbandonano al ballo. Quando si dice «animazione danzante». E il gruppo Il salterio è sicuramente maestro nel coinvolgere anche i celebri «pezzi di legno» nei balli tradizionali che per il 16esimo anno consecutivo – «ma siamo attivi da 36 anni», precisa il coordinatore Ezio Cammarata – faranno ballare il Parco Castelli. Dall’1 al 3 giugno torna il Festival della danza popolare che si presenta, più che mai, come un viaggio intorno al mondo, dalla Siberia ai Caraibi. L’intento, sarà reso soprattutto durante l’esibizione del gruppo Il Salterio (in programma sabato 2 giugno), che fonderà le danze irlandesi con i passi country, quelle greche con quelle balcaniche, per finire in un melange di ritmi e mo- venze dei balli russi, lettoni e lituani. Nella serata inaugurale il pubblico sarà invitato ad assistere agli spettacoli dai trampolieri di GiokCalima. L’apertura del festival (ore 20.45), «innovativa proposizione della danza come rappresentazione del mondo», ha evidenziato la presidente del consiglio comunale, Laura Parenza, nella presentazione a Palazzo Loggia, sarà affidata al gruppo della Siberia orientale Chukchi.
A seguire l’esibizione dei sardi Ichnos. Sabato ( ore 20.45), prima dell’esibizione dei ballerini del Salterio, saliranno sul palco i partecipanti al corso, promosso nei mesi scorsi dal gruppo, che proporranno «Migrazioni danzanti», frutto «di una ricerca approfondita – spiega Athanasios Vlachodimos del Salterio – che presenta il punto di vista dei popoli che hanno viaggiato e portato le loro tradizioni».
Domenica dalle 16 animazione per i bambini. Alle 20.45 sarà in scena il gruppo Traballo con musica e balli tradizionali marchigiani. Per rifocillarsi dalle fatiche del ballo funzioneranno gli stand gastronomici di Arci Ragazzi.