Tre milioni di nuovi alberi «Togliamo i parcheggi auto»
Il progetto di Boeri e Comune diviso in tre fasi d’intervento Il sindaco: obiettivo 2030, ragionevole ridurre la sosta «Più verde dai costruttori»
Il nome del progetto è ambizioso: «forestazione urbana». E ancor di più lo sono i numeri: tre milioni di nuovi alberi da piantare a Milano e hinterland nei prossimi dodici anni, un milione ogni triennio. È Stefano Boeri, alla guida del dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico al lavoro sulla ricerca che farà parte del piano di governo del territorio che disegna la Milano del 2030, a lanciare la sfida. Che Beppe Sala raccoglie: «È una battaglia che mi sento di condividere. Il problema dell’inquinamento oggi è più grave del passato. Noi ci crediamo e confermiamo la copertura politica». Gli alberi sono tema ricorrente: dalla giunta Albertini all’utopia di Claudio Abbado che chiese a Letizia Moratti 90 mila piante per tornare alla Scala. Ora, realizzare il sogno verde tracciato da Boeri vorrebbe dire aumentare di un terzo le piante dell’area metropolitana(da 10 a 13 milioni), capaci di assimilare 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, l’80 per cento di quella prodotta in città. «Serve mettere questo piano in cima all’agenda», avverte l’archistar.
Nello studio si suggeriscono le strade da percorrere. La più controversa immagina le piante sostituire le aree di sosta. «I parcheggi a raso occupano 3,7 milioni di metri quadrati: trasformarli in aree verdi vorrebbe dire 150 mila nuovi alberi. Si potrebbe ridurli del 10 per cento l’anno e guadagnare 15 mila alberi ogni 12
Sala
Il problema dello smog è più grave che in passato Credo alla svolta e confermo la copertura politica
Boeri
Con il bosco diffuso si assorbe l’80% della CO2 in città Ma bisogna mettere il piano in cima alle priorità