Più risorse e risposte: nuovi spazi per le famiglie e assistenza domiciliare
La parola chiave è «continuità» rispetto a tutto quanto già realizzato nei cinque anni di amministrazione uscente. Ora, con il bilancio della Loggia tornato in pareggio, l’idea è aggiungere «più risorse» al welfare. La filosofia però rimane la stessa: organizzare il sistema in maniera tale che cooperative, associazioni e servizi comunali possano dialogare, generando percorsi virtuosi e risultati per tutti. Per i più piccoli, l’intenzione è quella di unificare nidi e scuole materne, ma pure aprire «nuovi Tempi per le famiglie, anche in realtà aziendali». L’obiettivo è fornire risposte più rapide ai cittadini: ecco perché si vuole creare un «Punto di contatto unico per le famiglie». Per favorire la politica del «stare bene a casa loro» delle persone anziane, l’idea del centrosinistra è di consolidare «il sistema dei servizi domiciliari»: si prevedono anche «misure di sostegno» per chi sceglie di assumere una badante. Poi c’è la casa intesa come bene primario: la volontà è quella di dialogare con gli amministratori di condominio e, al tempo stesso, controllare gli assegnatari di case popolari «per evitare abusi o sottoutilizzi». E se per i giovani si sostiene l’alternanza scuola-lavoro e la trasformazione dell’esperienza «Cento leve» in un «Servizio civile della città», per i disabili la sfida è velocizzare la risposta ai bisogni specifici: ecco perché dovrebbe nascere, all’interno dell’assessorato comunale alle Politiche sociali, «una specifica area dedicata alla disabilità e invalidità». Infine, si punta a un ulteriore abbattimento delle barriere architettoniche. (m.tr.)