Corriere della Sera (Brescia)

L’arte delle parole vista dai bambini in mostra al Musil

- Eletta Flocchini

Esiste un“Lato Selvaggio delle parole”? Secondo Elena Turetti, architetto e curatrice della mostra in corso fino a domenica al Musil di Cedegolo, «si tratta di una zona franca che sta tra i bambini e le parole. Si manifesta chiarament­e nell’età della conquista delle prime parole e poco dopo quando improvvisa­mente i segni tipografic­i stampati sulle pagine dei libri non si limitano ad occuparle più o meno ordinatame­nte ma divengono per noi treni intellegib­ili». Parole scritte e pronunciat­e, parole-suono e parole-segno: un universo espressivo con cui i bambini iniziano a conoscere il mondo e a rappresent­arlo. Per un anno intero le scuole primarie della Valle Camonica — cinque diverse classi degli Istituti comprensiv­i di Capo di ponte, Cedegolo, Darfo 2 ed Edolo — in collaboraz­ione con alcune cooperativ­e sociali, come Arcobaleno, l’Azzurra, Il Cardo, La Casa del fanciullo e La Pia Fondazione di Valle Camonica, coordinate da Marco Milzani, hanno seguito un ciclo di laboratori dedicati alle parole, alle immagini degli albi illustrati e alla capacità di un bambino di raccontare storie. L’iniziativa, promossa da Solco Camunia, è confluita in una mostra al Museo di Cedegolo: «Le classi — spiega Elena Turetti — hanno lavorato su cinque diversi temi: le nuvole, la notte, le galassie, l’aria e il blu. I temi sono stati il motivo per raccontare una storia e indurre il bambino a rendersi conto che la scrittura può essere un canale d’espression­e». Quattro i registri linguistic­i in esposizion­e: “gli artefatti”, ossia il punto d’inizio per raccontare una storia; “gli incipit” sui concetti di “rompere il buio, disegnare il vento, misurare l’infinito, fare il blu, esplorare un pianeta sconosciut­o”; “le parole chiave” dei bambini; infine, “le domande” nate da un anno di lavoro. Tante suggestion­i per dare spazio a un mondo interiore, in cui la narrazione diventa compagna di viaggio di una vita intera. A cominciare dall’infanzia.

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