Salò a Porto Cervo per le sfide della Liv
Per ora non è ancora conosciuta ma tra le poche idee buone dell’ultimo decennio della vela italiana, c’è sicuramente l’istituzione della LIV, la Lega Italiana Vela, fondata nel 2015 e che l’anno dopo ha avuto la qualifica ufficiale FIV a essere il campionato nazionale per club, con un format basato su vari eventi di selezione e una finale. Si gareggia ad armi pari su un monotipo lungo sette metri, il J70 che non è molto diffuso sul Garda ma popolare in acqua salata. Il primo circolo gardesano a raccogliere la sfida della LIV è stato la Società Canottieri Garda Salò che dopo un esordio senza velleità nel 2015, ha piazzato un quinto e un quarto nelle edizioni 2016 e 2017. I migliori quattro club del campionato nazionale si qualificano per la Sailing Champions League della stagione successiva. L’ultimo posto disponibile nel 2017 ha dato la possibilità ai salodiani di giocarsi le carte nella semifinale di Porto Cervo che si conclude oggi. L’equipaggio (lo skipper Pietro Corbucci, Diego Franchini, Mauro Spagnoli e Filippo Amonti mentre Carlo Fracassoli, Chicco Fonda e Stefano Lagi saranno in panchina) si troverà a regatare contro 23 avversari con l’obiettivo di entrare nei primi 16. I selezionati infatti, con i 16 usciti dall’altra semifinale a S. Pietroburgo, potranno giocarsi il titolo europeo nella finalissima di St. Moritz, dal 30 agosto al 2 settembre. A parte la semifinale in Costa Smeralda, c’è da pensare al campionato italiano 2018: i salodiani faranno poche miglia per essere presenti alla selezione di Malcesine – inizio il 5 luglio – dove potrebbero esserci anche i team di Gargnano e Desenzano. La finale è a Porto Cervo, negli ultimi tre giorni di settembre con la speranza non solo di strappare il titolo tricolore ma di qualificarsi ancora per la Champions League 2019. (m.b.)