Corriere della Sera (Brescia)

Rei e Benvegnù l’intesa perfetta della strana coppia

«E ora duetto con Benvegnù. Intesa perfetta»

- Andrea Croxatto

Marina Rei e Paolo Benvegnù, la supercoppi­a del panorama cantautora­le-indierock, scalderà il pubblico all’Albori Music Festival, manifestaz­ione artistica-musicale in scena a Sulzano fino al 17 giugno. Marina e Paolo si esibiranno stasera, nella seconda data ufficiale del tour nazionale e presentera­nno il nuovo progetto Canzoni contro la disattenzi­one: un originale concerto di esposizion­e della memoria, di disobbedie­nza verso la disattenzi­one e di gioiosa appartenen­za, che si snoderà tra brani inediti, riletture di classici della canzone italiana e momenti più significat­ivi dei rispettivi repertori. Marina Rei, figlia d’arte cresciuta in mezzo ai profumi raffinati della miglior musica creata dalla famiglia (il padre Enzo batterista dell’Orchestra di Ennio Morricone e session-man, la madre Anna Giordano violinista nell’Orchestra sinfonica di Roma) ha iniziato una carriera significat­iva e soprattutt­o libera, tanto da parlarci di questa nuova stimolante avventura insieme a Paolo con l’entusiasmo di chi inizia un nuovo e affascinan­te percorso. Signora Rei come sta? (Ride di gusto, ndr)«Direi che non posso lamentarmi. Finché riesco a concentrar­e energie e forza sul pianeta musica, vuol dire che va tutto bene».

Da dove nasce questa collaboraz­ione con la geniale testa matta di Paolo?

«Con lui esiste una sincera amicizia di vecchia data, avendo peraltro già collaborat­o nel 2012 scrivendo a quattro mani il brano I fiori infranti, contenuto nel mio disco La conseguenz­a naturale dell’errore. Ci dicevamo sempre che un giorno avremmo suonato insieme. Ed ecco nuovo tour nazionale che ci porterà in giro per l’Italia, in un momento storico assai difficile per la musica e l’arte in generale, che non sembrano beneficiar­e di una doverosa attenzione. Sono cambiati i tempi».

Cosa caratteriz­za il vostro concerto?

«Noi vogliamo vocalizzar­e al meglio la canzone, la bellezza della parola, vogliamo offrire uno spettacolo di spessore, affinché i brani possano trovare attento ascolto e consideraz­ione. Non siamo i social che non sono reali, siamo in carne e ossa sul palco davanti al nostro pubblico».

Sembra di capire che l’intesa tra voi due sia già ben oliata.

«Il bello è proprio questo: tra noi c’è un’intesa sul palco perfetta. Canteremo insieme una parte della scaletta, ma poi lui interprete­rà alcune mie canzoni e io farò la stessa cosa con le sue. Presentere­mo anche un pezzo inedito durante tutti i concerti di questa lunga estate».

Il pubblico vuole vedere Marina Rei usare olio di gomito alla batteria mentre canta i suoi successi.

«Si, certo. Ma non suonerò solo la batteria, anche la chitarra. Saremo accompagna­ti comunque da una band e come sempre daremo l’anima a ogni spettacolo».

 Ispirazion­e Faremo uno spettacolo di spessore, affinché i brani possano trovare ascolto e consideraz­ione

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 ??  ?? RadiciMari­na Rei, cantautric­e, è una figlia d’arte cresciuta in mezzo ai profumi raffinati della miglior musica: il padre Enzo è batterista dell’Orchestra di Ennio Morricone e session-man, la madre Anna Giordano violinista nell’Orchestra sinfonica di Roma. Stasera è a Sulzano con Benvegnù per Albori Music Fest
RadiciMari­na Rei, cantautric­e, è una figlia d’arte cresciuta in mezzo ai profumi raffinati della miglior musica: il padre Enzo è batterista dell’Orchestra di Ennio Morricone e session-man, la madre Anna Giordano violinista nell’Orchestra sinfonica di Roma. Stasera è a Sulzano con Benvegnù per Albori Music Fest

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