Ramadan, il vescovo agli islamici «Un’unica comunità di credenti»
Il ricordo di Paolo VI che esortò a riconoscere i valori spirituali
Sentirsi un’unica comunità di uomini e donne, e di credenti, capaci di fare insieme, di convivere in pace, di valorizzare i propri tratti comuni e arricchirsi delle differenze che li distinguono. È un messaggio di augurio e condivisione quello che monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, ha rivolto ieri in occasione della festa di fine Ramadan alle associazioni islamiche di città e provincia.
«A tutti gli amici e a tutte le amiche musulmane presenti sul territorio bresciano, auguri di Aid Mubarak nell’auspicio che Aid Al Fitr possa felicemente coronare un mese per voi ricco di benefici spirituali», così esordisce Tremolada nella sua lettera — diffusa in italiano, inglese, francese e arabo — che anticipa la visita del vescovo di Brescia al centro islamico di via Corsica 361, in programma per il prossimo 29 giugno. E fissata proprio a mezzogiorno, nell’ora della preghiera. Sarà il primo incontro ufficiale tra la nuova guida della Diocesi e i musulmani bresciani.
«Anch’io desidero pregare perché questo momento di festa possa essere un’occasione per dimostrare come possiamo essere una comunità di credenti che possono collaborare; noi possiamo testimoniare che abbiamo a cuore la volontà di crescere gli uni accanto agli altri, riconoscendo ciò che abbiamo in comune e manifestando rispetto per le nostre legittime differenze — scrive il vescovo, riprendendo i temi richiamati dal Consiglio Pontificio — Tutto questo deve avvenire in modo particolare a favore dei giovani, ai quali desideriamo trasmettere la nostra fede come un tesoro di grande valore, sul quale costruire il nostro futuro e quello della nostra società».
Tremolada ricorda poi che il 2018 sarà l’anno della dichiarazione di santità di Paolo VI, il papa del dialogo ecumenico, il cui magistero diede una spinta positiva alla Chiesa proprio nelle relazioni interreligiose. «Un uomo di questa terra e di questa Chiesa, oggi nella sua persona troviamo un modello a cui ispirarci» continua il vescovo ricordando poi il ruolo di papa Montini nel Consilio Vaticano II e l’esortazione ai cristiani e ai seguaci di altre religioni a «riconoscere, conservare e far progredire i valori spirituali, morali e culturali che si trovano in essi». Parole con le quali «anch’io voglio dirvi che ho a cuore la vostra crescita nella vita spirituale autentica».
La preghiera
«Che questo momento sia occasione per dimostrare che possiamo collaborare»
L’incontro
Il 29 giugno monsignor Tremolada andrà nella moschea di via Corsica nell’ora della preghiera