Corriere della Sera (Brescia)

Torbiere soffocate dalla plastica Ora la pulizia

- Lilina Golia

Bottiglie di bibite e di detersivi, sacchetti e boe alla deriva. Galleggian­o in quantità inimmagina­bile in un angolo della riserva naturale delle Torbiere di Iseo. Tra le canne una discarica in cui i rifiuti, gettati da mani improvvide nel lago d’Iseo e nel fiume Oglio, per l’incrocio delle correnti, si sono depositati negli ultimi mesi. Spettacolo indecoroso per uno scorcio di mondo in cui specie protette vivono e si riproducon­o. Da settimane la polemica infiamma i social, con la richiesta di pulizia urgente di cui però non è competente l’ente gestore della riserva che, tuttavia, ha deciso di farsi carico del problema. Fino ad ora, oltre che con la burocrazia delle competenze, si è dovuto fare i conti anche con la stagione della nidificazi­one del falco di palude e dell’airone rosso che avrebbero potuto essere disturbati dalle presenze umane. A tavolino si è messa a punto la convenzion­e tra l’ente gestore e il Gruppo Sub Iseo per la raccolta dei rifiuti che inizierà domani. Un accordo ulteriore prevede che l’autorità di bacino lacuale carichi sui propri battelli bottiglie e sacchetti che, una volta a terra, saranno presi in carico dal Comune di Iseo. «La riserva collaborer­à attivament­e con gli enti competenti per cercare di eliminare la plastica», assicura la presidente Emma Soncini. Il problema principale, però, non è chi deve raccoglier­e i rifiuti, ma piuttosto chi li getta nel lago e nel fiume.

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