Torbiere soffocate dalla plastica Ora la pulizia
Bottiglie di bibite e di detersivi, sacchetti e boe alla deriva. Galleggiano in quantità inimmaginabile in un angolo della riserva naturale delle Torbiere di Iseo. Tra le canne una discarica in cui i rifiuti, gettati da mani improvvide nel lago d’Iseo e nel fiume Oglio, per l’incrocio delle correnti, si sono depositati negli ultimi mesi. Spettacolo indecoroso per uno scorcio di mondo in cui specie protette vivono e si riproducono. Da settimane la polemica infiamma i social, con la richiesta di pulizia urgente di cui però non è competente l’ente gestore della riserva che, tuttavia, ha deciso di farsi carico del problema. Fino ad ora, oltre che con la burocrazia delle competenze, si è dovuto fare i conti anche con la stagione della nidificazione del falco di palude e dell’airone rosso che avrebbero potuto essere disturbati dalle presenze umane. A tavolino si è messa a punto la convenzione tra l’ente gestore e il Gruppo Sub Iseo per la raccolta dei rifiuti che inizierà domani. Un accordo ulteriore prevede che l’autorità di bacino lacuale carichi sui propri battelli bottiglie e sacchetti che, una volta a terra, saranno presi in carico dal Comune di Iseo. «La riserva collaborerà attivamente con gli enti competenti per cercare di eliminare la plastica», assicura la presidente Emma Soncini. Il problema principale, però, non è chi deve raccogliere i rifiuti, ma piuttosto chi li getta nel lago e nel fiume.