Comunità bresciana, la fondazione sfiora i 6 milioni nelle erogazioni
Costituiti 4 nuovi fondi. Il vescovo: «Relazioni e dono, così cresce una società»
La cassaforte del mecenatismo bresciano scrive una nuova pagina della sua storia iniziata sedici anni fa: la firma il presidente Pier Luigi Streparava con la vicepresidente Pia Cittadini, la certifica il presidente del Collegio dei revisori Giovanni Rizzardi.
La Fondazione della comunità bresciana ha presentato ieri alla città, in Camera di commercio, il rapporto annuale 2017: chiude con un patrimonio salito a 20,5 milioni di euro, donazioni correnti per 4,3 milioni, erogazioni per 5,8 milioni. L’ente di via Gramsci manifesta la sua vitalità anche attraverso la nascita di nuovi fondi intitolati «I primi mille giorni» e «Brescia città del noi», e poi quelli intestati a «Enrico e Ada Frigerio» e a «Carlo Bonardi».
Lo sguardo è già al 2018: il bando per il settore sociale, istruzione, patrimonio e cultura ammonta a 1.350.000 euro, quello per «Brescia città del noi» a 120mila euro, quello per le attività sociali nei Comuni bresciani a 120mila euro. In arrivo i bandi territoriali dedicati a Valle Camonica, Valle Trompia, Valle Sabbia, la Linea Extra Plus (200mila euro per emergenze territoriali) e gli Emblematici provinciali (525mila euro in palio).
Streparava cita con orgoglio il primo bando giovani scritto da una commissione di giovani, la collaborazione fra donatori, la realizzazione della scuola nella terremotata Gualdo (inaugurazione fissata per il 15 settembre), il sostegno dato alla riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo.
Brescia sarà capitale della filantropia istituzionale l’11 e 12 ottobre quando ospiterà la II Conferenza delle Fondazioni di comunità. Il presidente ricorda le difficoltà del presente ma conferma l’impegno «ad ampliare l’attenzione e l’ascolto del territorio, ad anticipare i bisogni quando possibile, nel costante tentativo di dare risposte che facciano la differenza, muovendoci sempre nell’ottica della sussidiarietà e fedeli al motto che ci ispira: aiuta la comunità a crescere». Ragioni a cui il vescovo, mons. Pierantonio Tremolada, ha fornito carburante ideale e culturale ricordando che «una società diventa comunità quando si opera mettendo il valore le relazioni, fatte di rispetto e affetto, e il dono, cioè la gratuità». È a partire da questi valori che si può operare in tre fasi: «La lettura della situazione attraverso l’attenzione e l’ascolto, la progettazione, l’azione». Esattamente il metodo di cui la Fondazione s’è dotata, da sedici anni ad oggi. (r.cr.) Shopping della Ori Martin. Il gruppo siderurgico bresciano, attivo nel comparto degli acciai speciali, ha rilevato la maggioranza di Ferrosider, laminatoio di Ospitaletto di proprietà di Mauro e Quinto Stefana. Ferrosider è una realtà con un fatturato superiore ai 120 milioni di euro, occupa 104 persone ed è specializzata nella produzione di laminati mercantili, barre tonde e ferri a T per l’industria meccanica. La continuità aziendale in Ferrosider sarà garantita dalla presenza di Federica e Quinto Stefana I carabinieri del Noe di Brescia hanno sequestrato un terreno agricolo vicino al villaggio Incidella del comune di Gottolengo su cui era stata aperta una discarica non autorizzata. Come emerso dalle attività di scavo erano stati tombati rifiuti di varia natura (come inerti da demolizione e costruzione, pneumatici fuori uso e rottami ferrosi) su un’area di circa 20mila metri quadrati. Il personale dell’Arpa di Brescia, intervenuto sul posto, ha effettuato una serie di prelievi di campioni di terreno per verificare una possibile contaminazione da metalli o idrocarburi.