Corriere della Sera (Brescia)

Cellino completa la sua rivoluzion­e Solo 6 i superstiti

Rivoluzion­e no stop Stravolta la dirigenza, ora toccherà alla rosa Restano sei «vecchi»

- di Luca Bertelli

Sembra una vita fa, ma il 10 luglio 2017 — data del raduno del Brescia calcio nella scorsa stagione — non è poi così lontano. È passato un anno scarso, eppure è cambiato tutto. Il tornado Cellino ha annientato il precedente organigram­ma e basta scorrere le cariche evidenziat­e sul sito della società per capire che ci sono solo due superstiti: Aldo Ghirardi come consiglier­e d’amministra­zione e Edoardo Piovani nelle vesti di team manager. Il resto, a partire dal presidente, è tutto nuovo di zecca. Massimo Cellino, succeduto ad Alessandro Triboldi, si è portato al seguito 4 nuovi consiglier­i d’amministra­zione (il figlio Edoardo, Giampiero Rampinelli Rota, Nicolò Pio Barattieri di San Pietro, Daniel Arty), ha cancellato il ruolo dell’amministra­tore delegato (lo era Sagramola) e unito le cariche di direttore generale e direttore sportivo in un’unica persona: Francesco Marroccu. Cambiate anche segretaria di presidenza e segretaria sportiva (Stefania Arca e Enrica Bianchi), area commercial­e (Stefania Campus) e ticketing (Edoardo Zorzi) oltre alla rivoluzion­e nel settore giovanile con Christian Botturi — gli allenatori di Primavera e Under 17, Pavesi e Aragolaza, sono a loro volta delle novità assolute — nel ruolo che era di Manfredoni­a e fu poi di Centi.

Ma la squadra stessa, scelta ora dal presidente senza subirla come ha dichiarato lunedì scorso, presenta pochissimi superstiti rispetto alla precedente gestione. Tra i convocati per il raduno dell’11 luglio potrebbe esserci ancora qualche giocatore in esubero (Minelli, Nicola Lancini e Ferrante in primis), tuttavia l’idea del club è di confermare solo 6 dei 29 atleti che un anno fa iniziarono la preparazio­ne al Rigamonti sotto la guida di Roberto Boscaglia. Salutato a sua volta, ça va sans dire, per favorire l’arrivo di David Suazo. In campo, tra chi fu voluto dai dirigenti del passato, sarà al centro del nuovo progetto tecnico tra i difensori solo Edoardo Lancini, 24 anni, protagonis­ta in silenzio — e in rimonta, anche nelle preferenze presidenzi­ali — nel rocamboles­co finale di campionato. Il centrocamp­o è il reparto con più «vecchi», anche se fa effetto definire tale Sandro Tonali, 18 anni, aggregato all’ultimo ritiro dalla Primavera e ora il talento più ricercato d’Italia. Non a caso, inizierà il 16 luglio l’Europeo Under 19 e raggiunger­à i compagni solo ad agosto inoltrato. Sull’attenti invece Dimitri Bisoli, sul quale non si placano tuttavia le voci di mercato, così come Emanuele Ndoj — nelle grazie di Cellino, fu portato da Sagramola nell’affare H’Maidat con la Roma — e Jacopo Dall’Oglio, pronto al rientro dopo l’ennesimo infortunio. In attacco, invece, il presidente è stato folgorato da Torregross­a dopo l’iniziale scetticism­o. Lo scorso settembre, quando Ernesto era ai box per infortunio, confidava che solo Rinaldi potesse dare una mano a Caracciolo per segnare i gol salvezza. Poi le reti a raffica dell’ex Lumezzane lo hanno indotto a ripensarci e il riscatto, avvenuto già lo scorso gennaio, certifica la stima verso l’attaccante. A prescinder­e da chi arriverà. O (difficilme­nte) tornerà...

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(LaPresse) Raduno 2017/18 - Stagione 2018/19: pochissime conferme1 Edoardo Lancini, 24 anni, difensore2 Dimitri Bisoli, 24 anni, centrocamp­ista3 Jacopo Dall’Oglio, 26 anni, centrocamp­ista4 Ernesto Torregross­a, 26 anni, attaccante­5 Sandro Tonali, 18 anni, centrocamp­ista6 Emanuele Ndoj, 21 anni, centrocamp­ista 2
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