Corriere della Sera (Brescia)

Ora basta inquilini Palazzo Martinengo gestito dal Broletto

Per il «post Dotti» l’ipotesi di un affidament­o diretto alla Fondazione

- Troncana

Quale futuro per Palazzo Martinengo? La Provincia ci sta pensando e sta valutando una serie di ipotesi. Il presidente Mottinelli pensa di non rinnovare il contratto d’affitto di sei mesi (la scadenza è nel 2019) agli Amici di Palazzo Martinengo, ma di gestire lo spazio per l’intero anno con la Fondazione Provincia di Brescia Eventi.

Oltre ad aver persuaso certe muse isteriche ad assecondar­e i suoi momenti blu, il feticista delle maglie alla marinara Picasso ha sedotto anche il pubblico: i 55.147 visitatori della mostra Picasso, De Chirico, Morandi — 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane, l’ennesimo record di Davide Dotti e degli Amici di palazzo Martinengo, per il Broletto sono stati la conferma di un progetto che funziona e che ha riaperto al culto dei visitatori un luogo quasi dimenticat­o.

Ma gli inquilini part-time del palazzo (lo hanno a disposizio­ne per sei mesi all’anno) hanno un contratto in scadenza: l’ultima vernice e l’ultima rata di affitto, sei mila euro, sono fissate per il 2019. Tempi e cifre erano stati decisi nel 2013 dall’allora presidente leghista della Provincia Daniele Molgora senza una gara pubblica, ma con una delibera di giunta. L’associazio­ne vorrebbe rinnovare il contratto.

In questi mesi, il suo successore, Nicola Mottinelli (Pd), ha pensato a varie ipotesi sul futuro della sede che, per gli altri sei mesi dell’anno, è appannaggi­o della fondazione Provincia di Brescia Eventi: se prima si pensava a una manifestaz­ione d’interesse per cercare nuovi inquilini in modo trasparent­e, ora avanza una seconda ipotesi, l’affidament­o in house alla fondazione presieduta da Nicoletta Bontempi e partecipat­a al 100% dal Broletto. «Con la nostra avvocatura e i nostri uffici, stiamo cercando la soluzione migliore, nel rispetto della massima trasparenz­a e dell’obiettivo fondamenta­le: valorizzar­e il palazzo» fa sapere il presidente. Se dovesse gestire la sede in modo permanente, la fondazione Provincia di Brescia Eventi potrebbe comunque decidere di ospitare le mostre di Davide Dotti e degli Amici di palazzo Martinengo che, dice Mottinelli, «in questi hanno svolto un servizio pregevole: siamo attenti alle loro istanze (dalla prima vernice, nel 2014, le loro esposizion­i hanno totalizzat­o 200 mila visitatori, ndr)». Sfrattarli sarebbe quasi blasfemo ma, per questioni di trasparenz­a e — come tiene a sottolinea­re il presidente — di «rispetto delle evidenze pubbliche», non si può nemmeno pensare di reiterare la delibera firmata da Molgora. Inoltre: tra vernici, eventi diffusi oltre i confini della città, convegni e concerti, nei sei mesi all’anno in cui ha a disposizio­ne gli spazi la fondazione Provincia di Brescia Eventi ha colleziona­to una serie di successi che la renderebbe­ro la candidata ideale a gestire il palazzo. «Ho pura fiducia nella presidente e nel consiglio di amministra­zione: hanno svolto un lavoro eccellente che andrebbe valorizzat­o» conferma Mottinelli. Che ribadisce la linea. La prima: «Valorizzar­e la sede». La seconda: «Massimo rispetto per le evidenze pubbliche». Evidenze pubbliche che non verrebbero messe in discussion­e né con un affidament­o in house a una società totalmente partecipat­a dal Broletto, né con un bando.

L’idea di pubblicare un avviso per la ricerca di inquilini non è comunque stata stracciata: «In questi giorni, con l’avvocatura, verificher­emo la scelta migliore» chiude Mottinelli. Consapevol­e degli ottimi risultati di Nicoletta Bontempi e della fondazione, ma anche di quelli, altrettant­o ottimi, di Davide Dotti e degli Amici di Palazzo Martinengo.

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Grandi eventi Lo spazio di Palazzo Martinengo ha fatto il pieno con una serie di mostre molto apprezzate
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Visitatori­Le mostre di questi anni hanno fatto tornare al palazzo il pubblico

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