Frah Quintale e il ritorno in piazza Loggia
Il ritorno ai luoghi d’origine «Qui ho iniziato a fare rap per strada: un’emozione molto forte»
Dopo una stagione di successi segnati dall’uscita dell’ultimo album dal titolo «Regardez moi», Frah Quintale questa sera giunge sul palco di piazza Loggia, ospite del Brescia Summer Music 2018 organizzato da Cipiesse (posto unico in piedi, inizio concerto 21.30, costo biglietto 15 euro, prevendite online Ticketone, Vivaticket, Cipiesse).
Che effetto fa suonare nella propria città in una cornice come quella di Piazza Loggia?
«Per me è un palco importante a cui ovviamente guardo con grande attenzione; piazza Loggia e piazza Vittoria sono i luoghi da cui sono partito, facendo rap per strada o sotto la galleria. Trovarmi, a distanza di anni, in un luogo fisicamente vicino alle mie origini, è per me una grande emozione».
Come cambia il live quando ci si esibisce su palchi così vasti?
«Il Concerto del Primo maggio, così come quello di Bologna, mi hanno insegnato ad avere una nuova percezione del palco e a gestire numeri diversi. Suonare in contesti estivi è sempre delicato soprattutto perché si tratta di situazioni meno intime dove è più facile che il pubblico si disperda e, di conseguenza, diventa più difficile catturare l’attenzione».
Ormai sono passati parecchi mesi dall’uscita di «Regardez moi», qualche bilancio?
«Il disco ha ottenuto un ottimo riscontro soprattutto da parte di tutti coloro che si sono rivisti nelle mie canzoni e hanno trovato delle affinità con situazioni che loro stessi hanno vissuto. Questo mi ha fatto molto piacere. Mi considero una persona discreta, che tiene molto alla propria privacy, quindi scrivere qualcosa di “personale” è stato, in un certo senso, andare contro la mia natura. Ma sono molto felice di averlo fatto».
Il 29 giugno è uscito il vinile di «Regardez moi», come mai questa scelta?
«Il vinile è uscito da poco ed è un doppio prodotto; il vinile con la versione di «Regardez moi» e un CD che raccoglie i 24 pezzi di «Lungolinea» una playlist pubblica rilasciata su Spotify che contiene alcuni dei brani che avevamo già registrato in studio molto tempo prima di pensare all’album. Mi sono divertito a curare l’artwork e il packaging del vinile, studiando colori, grafica e inserendo una sorta di “regalo a sorpresa” all’interno della confezione. In questi giorni mi sono messo all’ascolto del vinile in modo oggettivo e un po’ distaccato, come se io non fossi l’autore dei brani. Credo che abbiamo fatto un gran bel lavoro e considerando che sono sempre perennemente insoddisfatto di me stesso e di quello che faccio, questa affermazione lascia stupito perfino me!
Sensazioni Il concerto del Primo maggio mi ha insegnato ad avere una nuova percezione del palco
Regardez moi Il disco sta andando bene. ha ottenuto riscontri da chi si rispecchia nei miei brani