Tre barche bresciane verso il podio
Bisse, Clusanina record: ha vinto tutte le tappe
Manca la passerella finale questa sera a Cassone, sponda veneta del Garda, per riportare a Clusane la Bandiera del Lago, il simbolo della supremazia tra le «bisse». Nella frazione di Malcesine, si svolge la tappa finale del circuito riservato alle imbarcazioni a remi di origine veneziana. Sicuramente una delle testimonianze più evidenti e divertenti di quanto abbia lasciato la Serenissima Repubblica sul Garda e la provincia di Brescia.
La situazione è clamorosamente a vantaggio di Clusanina, l’armo di punta del gruppo sportivo di Clusane: otto successi in altrettante tappe del circuito, 240 punti nella classifica generale e 20 di vantaggio sulla più vicina inseguitrice: Gardonese di Gardone Riviera. È che sia una stagione felice per le barche della Leonessa lo prova il terzo posto in graduatoria, a pari punti con Arilica di Peschiera del Garda, della Villanella di Gargnano e del Grifone di Sirmione. Va detto che l’exploit del gruppo sportivo clusanese non desta sorprese tra i tecnici e chi segue la manifestazione: quella consegnata al termine della regata di oggi sarà la nona per la bissa in questione e la decima per la cittadina iseana, visto che due anni fa vinsero i compagni di Carmagnola. Giusto ricordare la formazione titolare di Clusanina: Stefano Bracchi, Francesco Bosio (che è anche il presidente del gruppo), Raffaele Barbieri e Giuseppe Barbieri. Le riserve sono Luca Bettoni (il vice presidente), Sandro Bettoni e Renato Bosio. A Cassone verranno assegnate anche le vittorie di categoria: in questo caso, è da tifare solo l’equipaggio di Paratico che è in testa nel gruppo C, il meno quotato della Lega Bisse. Il campionato 2018 sta per andare in archivio con un bilancio positivo: 23 equipaggi al via (quattro femminili), grande interesse da parte dei turisti — anche grazie al contorno di iniziative, creato dai comuni ospitanti — e campanilismo in misura non indifferente sulle rive del lago.
Si gareggia in stile rugbistico, dopo l’immancabile sfilata in costume d’epoca: botte in acqua e terzo tempo a terra, tanto più che negli ultimi anni i rematori passano da un team all’altro. Viva San Marco che ci ha lasciato anche le «bisse».