Bancarotta ed evasione: la Finanza sequestra beni per 325mila euro
Un’inchiesta della procura di Brescia per bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, con 11 indagati, ha portato la Guardia di Finanza di Schio all’arresto di una persona ed al sequestro di oltre 325mila euro di beni. Il provvedimento ha riguardato una società di capitali del vicentino, attiva nel settore immobiliare, alla quale sono stati sequestrati uno chalet nel vicentino e numerose proprietà terriere. Le indagini sono iniziate nel 2016 quando i finanzieri, nell’ambito di un’istruttoria prefallimentare per una ditta vicentina attiva nel settore tessile, avevano individuato un atto giuridico di scissione con cui la medesima società, in debito con l’Erario per 2 milioni di euro si era «spogliata» dell’ attivo patrimoniale per un valore di 2,215 milioni di euro per non pagare il fisco. Poi, tramite successivi atti di compravendita, vari immobili a Roana (Vicenza) del valore di oltre 700.000 euro, sono stati ceduti, fraudolentemente, al figlio dell’amministratore della società tessile, all’epoca poco più che ventenne, senza il pagamento di alcun corrispettivo. Tra l’altro, i beni immobili erano stati «protetti» dall’aggressione patrimoniale dei creditori tramite il conferimento in un trust, dal quale la società immobiliare era interamente controllata. Infine, la società tessile, ormai cessata, era stata trasferita a Brescia dove era presente una mera cassetta della posta. Le indagini hanno scoperto una serie di entità giuridiche, tutte riferibili alla stessa persona indebitata con il Fisco per oltre 7 milioni di euro.