Tutto in due ore Marcell Jacobs insegue il podio

Gli occhi degli italiani sono tutti su Filippo Tortu, il nuovo reuccio dell’atletica. Ma oggi a Berlino c’è anche lui, il ragazzo che ha scoperto di correre veloce in riva al lago: stasera Marcell Jacobs, 23 anni, a Desenzano da quando ne aveva dieci (è nato negli Stati Uniti), vuole dimostrare a tutti di essere un campione. E ha solo un’arma, quella di sempre. Andare forte, magari migliorando quel 10”08 da urlo realizzato in maggio a Savona che gli ha consentito di accedere alle semifinali degli Europei da «testa di serie» senza passare dalle batterie. Breve e intensa sarà la gara sui 100 metri. Alle 19.30 italiane le tre semifinali, alle 21.50 la finale cui accedono i migliori due di ogni serie più due ripescati sulla base dei tempi. La gara della vita in un lampo, il bresciano parte con l’ottavo tempo d’iscrizione, nove centesimi più lento di Tortu.

I due ieri hanno parlato alla stampa spalla a spalla, un chiaro segnale da parte della Fidal: le carte da medaglia sono due. «La stagione è stata sorprendente — ha detto Marcell — dopo il Golden Gala ho avuto qualche problema fisico ma ora sono a posto. Sono convinto che abbiamo tutti i numeri per fare bene con la staffetta, a quella penseremo però solo dopo la gara individuale. Quando sono entrato all’Olympiastadion l’ho collegato a Jesse Owens, mi ha dato tante emozioni». Stasera chiede al vento di spingerlo, per provarne altre.