Rapina al supermercato Tre anni e 8 mesi al figlio del procuratore di Brescia
Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Bergamo, Marina Cavalleri, è andata oltre le richieste del pubblico ministero Gianluigi Dettori. Per la rapina a mano armata al Conad di Zogno, del 31 gennaio scorso, ha condannato Luigi Mazzocchi, 49 anni, di Seriate, a 8 anni e 11 mesi; Davide Astorre, bresciano, a 8 anni e 10 mesi, e a 3 anni e 8 mesi Gianmarco Buonanno, 32 anni, figlio del procuratore di Brescia Tommaso Buonanno prossimo alla pensione anticipata (il 5 novembre), su sua richiesta.
Le pene sono di poco superiori alle richieste dall’accusa: 8 anni e mezzo per Mazzocchi e Astorre, con precedenti, e 3 anni per Gianmarco Buonanno, incensurato, che due giorni dopo il colpo da 12.000 euro si presentò in procura con l’avvocato Roberto Bruni. Non ha sortito effetti la contestazione dell’avvocato Massimiliano Piccinelli, per Astorre. Alla precedente udienza, del 12 settembre, chiese che venissero sentiti i carabinieri della compagnia di Verolanuova. Il suo assistito era stato arrestato per la rapina di Zogno mesi dopo gli altri due, collegato a loro e al luogo attraverso i telefoni. Secondo l’avvocato, il filo era debole. Ma ieri i carabinieri sono stati sentiti e hanno spiegato le indagini tecniche. Mazzocchi (avvocato Emanuela Sabbi) venne arrestato poche ore dopo la rapina, a Zogno. Aveva usato la sua Audi A3 per spostarsi. Il giovane la Lancia Y del padre ma da tempo in uso solo a lui e a casa di Mazzocchi quella sera vennero trovati i suoi documenti. I tre sono indagati anche dalla procura di Brescia per un colpo a Manerbio. (g.u.)