Fiom, Bertoli è confermato senza segreteria
«Mi confronterò con i delegati»
La Fiom di Brescia ha il segretario generale, il riconfermato Francesco Bertoli, ma non la segreteria. E le ragioni le ha spiegate lo stesso segretario nell’accettare la candidatura. «Mi sono proposto, tra l’altro, con l’impegno per un rinnovamento a tutti i livelli della nostra federazione, dai rappresentanti nelle fabbriche al direttivo, alla segreteria. Molti dei componenti attuali sono alla soglia della pensione e prima di scegliere i prossimi, mi voglio confrontare con l’assemblea dei delegati».
Come lo statuto consente e come l’anagrafe consiglia soprattutto in prospettiva futura. Il numero e i nomi della prossima segreteria dovrebbero arrivare tra il congresso della Cgil di metà ottobre e quello regionale della Fiom di metà novembre. Intanto Francesco Bertoli incassa con 72 voti favorevoli sui 77 disponibili (2 contrari e 3 nulle) il consenso dell’assemblea generale dei metalmeccanici bresciani della Cgil al termine di un congresso iniziato con due mozioni e concluso, dopo due giorni di dibattito, con un documento politico unitario. Un riconoscimento alla capacità di Bertoli di fare sintesi e un valore aggiunto nei prossimi passaggi congressuali quando la Fiom di Brescia, da sempre punto di riferimento anche nazionale, si presenterà compatta. Altrettanto certo è che l’intenzione del segretario «è quella di continuare sulla strada intrapresa in questi anni» anche in vista delle sfide del prossimo anno: «contratto nazionale e vertenza Fiat». E se queste sono le priorità nel documento politico approvato a stragrande maggioranza dai 302 delegati, si legge anche come «la Fiom di Brescia continuerà a praticare, in stretto rapporto con i lavoratori metalmeccanici, la propria linea sindacale e contrattuale di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di contrasto ai licenziamenti per salvaguardare l’occupazione, i diritti collettivi e il salario». Senza dimenticare l’impegno dell’organizzazione nelle contrattazioni «a prevedere aumenti salariali reali e adeguati» e recuperando al livello di contratto nazionale temi come «la riduzione dell’orario a parità di salario, anche in relazione all’innovazione tecnologica, e l’ampliamento dei diritti» con un obiettivo ben definito: «farli applicare su tutto il territorio come elementi comuni e a difesa delle realtà più esposte che hanno già pagato nel periodo degli accordi separati».
Ma non sempre la coerenza e la convinzione nelle proprie scelte, può bastare. Ed allora si dovrà puntare su un ulteriore «rigore e un maggiore impegno» di tutta l’organizzazione. Per questo l’undicesimo congresso territoriale della Fiom «chiede anche alla Cgil – si legge nell’ultima pagina del documento politico unitario approvato – delle iniziative, a partire dalla ormai prossima legge di Stabilità, a cui va data la necessaria continuità e su cui si deve impegnare tutta il sindacato». Un esempio? «Dare forza alla funzione contrattuale per sindacalizzare in modo diffuso il mondo del lavoro oggi frantumato e precarizzato». E dai metalmeccanici della Fiom bresciana il messaggio non poteva che partire forte e chiaro.
"Bertoli Continua l’impegno nella contrattazione per aumenti salariali reali e adeguati