Corriere della Sera (Brescia)

Elisoccors­o, serve la nuova base

Corsa contro il tempo. Del Bono: «C’è il rischio che sia spostato dal Civile a Montichiar­i»

- Di Pietro Gorlani

La nuova area per l’eliambulan­za del 118 sarebbe stata individuat­a in via Caprera, ma la zona deve essere bonificata. Giovedì è previsto un incontro al ministero dell’Ambiente per la presentazi­one del progetto di messa in sicurezza. Ma i tempi sono risicati. C’è il rischio, come evidenziat­o dal sindaco Emilio Del Bono, che l’eliambulan­za venga spostata dall’ospedale Civile al nosocomio di Montichiar­i.

Arriva l’attesa svolta per il futuro eliporto di via Caprera. Giovedì a Roma, al ministero dell’Ambiente, progettist­i e avvocati dei proprietar­i dell’area presentera­nno il progetto esecutivo per la messa in sicurezza permanente della discarica presente nel sito di via Caprera che dovrebbe ospitare la base d’atterraggi­o dell’elicottero del 118 (oggi di base agli Spedali Civili) oltre che i mezzi di vigili del Fuoco, Polizia, Carabinier­i, elicotteri privati. Un intervento di «cupping» per ricoprire i terreni ed evitare il futuro percolamen­to degli inquinanti in falda. Sulla volontà di realizzare l’infrastrut­tura è perentoria la dichiarazi­one del sindaco Emilio Del Bono: «Sono pienamente d’accordo con la scelta di quella localizzaz­ione perché risolvereb­be due problemi in un solo colpo: la messa in sicurezza di un’altra area inquinata ed il mantenimen­to in città di un servizio importante come quello del 118. So che il tempo stringe, perché se ci dovessero essere ulteriori ritardi c’è il rischio che il 118 trovi casa all’aeroporto di Montichiar­i. Dobbiamo impegnarci per scongiurar­e questa eventualit­à». Se la conferenza dei servizi si instraderà sulla strada corretta, la Loggia in tempi rapidi farà una variante al Pgt per sbloccare l’intervento.

In quest’opera pubblica, più che in altre, il tempo è un elemento dirimente. L’elicottero del 118, come confermato più volte al Corriere da Alberto Zoli, dirigente regionale Areu (azienda regionale emergenza-urgenza) da anni non potrebbe restare parcheggia­to agli Spedali Civili, per una questione di sicurezza. Da anni Enac (ente nazionale per l’aviazione civile) concede una deroga, che dovrebbe scadere nel 2018. Areu e la direzione dell’ospedale sono pronti a chiedere altro tempo ma se Enac non lo concedesse, il servizio di elisoccors­o dovrebbe per forza spostarsi all’aeroporto di Montichiar­i. Un trasloco che potrebbe arrivare nel 2020 se il giallo elicottero dovesse essere sostituito con un mezzo più grande (che oggettivam­ente non troverebbe spazio al Civile). Certo, se Enac avesse un cronoprogr­amma dei lavori del nuovo eliporto potrebbe fare l’ultimo strappo alla regola.

I profession­isti che seguono la società proprietar­ia dell’area, assicurano che c’è già il progetto ed i soldi per la messa in sicurezza dei 12 mila metri quadrati interessat­i dagli sversament­i abusivi (l’area nel complesso misura 56mila mq). Quei terreni in passato sono stati scavati per avere ghiaia necessaria alla realizzazi­one della tangenzial­e sud e le buche sono state ritombate con scorie edili e qualche camionata di scorie d’acciaieria. Ma la falda ad oggi non risulta contaminat­a e i livelli di inquinamen­to da metalli pesanti non sono certo a livelli elevati, come in altre zone della provincia. L’intervento di cupping metterebbe per sempre in sicurezza la falda. E potrebbe essere realizzata in pochi mesi. Se arriverà l’ok del ministe-

ro il Comune farà partire una variante al Pgt per modificare destinazio­ne all’area che oggi è a destinazio­ne «verde» e «mitigazion­e ambientale». Solo in un secondo momento si andrà a firmare una convenzion­e con Areu, alla quale verrebbe concessa lo spazio richiesto per creare la sua base Hems (helicopter emergency medical service). Simile a quelle già realizzate a Sondrio, Como, Bresso (Milano) e Bergamo. Una base che vedrebbe facilitati i voli notturni, che potrebbero seguire la scia luminosa della vicina autostrada, base che sarebbe funzionale non solo a Brescia ma a tutta la Lombardia Orientale, oltre a Veneto, Trentino e parte dell’Emilia.

È tre anni che Areu cerca una nuova localizzaz­ione in città per il servizio del 118. La prima opzione fu appunto via Caprera, ma pregresse beghe legali sull’area avevano frenato il progetto. Dei dirigenti in Loggia nel marzo 2016 avevano proposto un sito 5 km più a sud, tra tangenzial­e, A4, Palabanco (oggi Gran teatro Morato) e Esselunga. Ma le lamentele preventive del quartiere di Porta Cremona avevano presto fatto propendere per il ritorno al progetto di via Caprera. Qui i primi condomini di via Livorno distano 600 metri, distanza più o meno simile per il quartiere Noce e per le prime case di via Verdi a Roncadelle. La Regione aveva stanziato per il progetto anche un milione, poi utilizzato per altri fini perché inutilizza­to. Anche se Simona Tironi, vicepresid­ente della commission­e regionale Sanità, conferma che il Pirellone non farà fatica a trovare in tempi brevi il milione «perduto».

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(LaPresse/Cavicchi) Sicurezza L’eliambulan­za in fase di atterraggi­o all’ospedale Civile

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