Corriere della Sera (Brescia)

Zoli: il ritardo è già costato un milione

«Al Civile si continua a operare in condizioni di non sicurezza»

-

Alberto Zoli, dirigente di Areu, l’azienda regionale di emergenza e urgenza, evidenzia la necessità di non perdere altro tempo. Per Zoli va trovata al più presto una diversa localizzaz­ione per l’elisoccors­o «poiché agli Spedali Civili siamo sub iudice da anni. Certamente il sito di via Caprera sarebbe ideale per la futura base. Ma si deve fare il prima possibile». Già due anni fa Zoli aveva ribadito la necessità di velocizzar­e l’iter.

«Serve una diversa localizzaz­ione per l’elisoccors­o del 118 poiché agli Spedali Civili siamo sub iudice da anni. Certamente il sito di via Caprera sarebbe ideale per la futura base. Ma si deve fare il prima possibile». Non poteva essere più netta la presa di posizione di Alberto Zoli, dirigente di Areu, l’azienda regionale di emergenza e urgenza che coordina il servizio di elisoccors­o in tutta la Lombardia.

Già due anni fa Zoli aveva ribadito la necessità di velocizzar­e l’iter per la costruzion­e di un vero e proprio eliporto per l’elicottero giallo oggi di stanza agli Spedali Civili: «Tutti i giorni l’elicottero, una volta atterrato nella piazzola del 118 e consegnato il degente al personale medico, deve rialzarsi in volo, spostarsi di qualche metro per raggiunger­e il vicino hangar. Lavoriamo in una situazione di non sicurezza e si può andare avanti solamente grazie alle deroghe concesse da Enac». Deroghe che però non possono proseguire all’infinito. Sono passati due anni e mezzo da quando Zoli aveva avuto garanzie dal Comune di Brescia che l’eliporto poteva essere realizzato in via Caprera (così si era espressa alla fine del marzo 2016 la giunta Del Bono). Ma in due anni dell’infrastrut­tura nemmeno l’ombra. «È stato perso anche quel milione che la Regione aveva messo a disposizio­ne» aggiunge il dirigente. Certo, i proprietar­i privati dell’area in questione hanno portato avanti i progetti di messa in sicurezza ed ora sembra vicina la svolta. Ma una conferenza dei servizi non è mai un iter che si chiude in poche settimane. «Mi auguro che dal ministero arrivi l’ok in tempi brevi alla messa in sicurezza dell’area» aggiunge Zoli, che giudica prematuro ora parlare della futura convenzion­e per il trasferime­nto del 118. Zoli conferma comunque che Brescia per Areu è «un sito strategico per servire la Lombardia orientale, il Veneto, parte dell’Emilia ma anche le zone montane, visto che ci sono spesso integrazio­ni operative con Trento e Bolzano».

Ma Zoli non nega che sul tavolo c’è comunque un piano B, ovvero «il trasferime­nto all’aeroporto di Montichiar­i», che non ha più voli civili e vede una contrazion­e forte anche del cargo ma che certo non difetta di spazi funzionali ed è comunque in un’area strategica, ad un quarto d’ora di macchina dal capoluogo. Ma c’è il rischio concreto che una volta trasferito­si a Montichiar­i, il 118 non faccia più ritorno in città.(p.gor.)

"Zoli Purtroppo a causa di questi tempi lunghi si è anche perso il milione che era stato messo a disposizio­ne dalla Regione Lombardia. Sicurament­e il sito di via Caprera sarebbe ideale per la futura base. Ma si deve fare il prima possibile

 ??  ?? Direttore Areu Alberto Zoli (con gli occhiali e il giubbotto del 118) è il direttore generale dell’Azienda regionale Emergenza e Urgenza, che gestisce l’elisoccors­o
Direttore Areu Alberto Zoli (con gli occhiali e il giubbotto del 118) è il direttore generale dell’Azienda regionale Emergenza e Urgenza, che gestisce l’elisoccors­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy