Gratta e vince ma con truffa Denunciato
Denunciato tabaccaio di Sabbio: tratteneva i biglietti con i codici vincenti
Seriali, compulsivi, semplicemente curiosi con la voglia di stuzzicare un po’ la fortuna. C’è persino chi li mette in lista nozze e spera nella svolta con tante grazie agli invitati. Ma quasi tutti, almeno una volta, hanno giocato a dadi con la dea bendata. Fosse anche solo, dal tabaccaio o al bar, tra un pagamento telematico e l’altro, un biglietto dell’autobus, ed ecco «luccicare» quella sfilza di tagliandi colorati dai nomi accattivanti e il montepremi da capogiro. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche. «Ma sì dai, mi dia anche uno di quelli, grazie». Un Gratta e Vinci.
Non arrabbiatevi con il destino, però, se la vostra partita con la fortuna l’avete giocata fuori città, in un bar tabacchi a Sabbio Chiese. Perché in questo caso il destino non c’entra proprio nulla. Anzi, c’è sotto la mano (lesta) del titolare, non proprio onesto.
Non a caso l'hanno denunciato a piede libero per truffa i carabinieri di Salò. Complici alcune segnalazioni, i militari sono entrati nel suo locale per un controllo. E proprio durante il sopralluogo è arrivata la conferma: il proprietario del bar aveva infatti scoperto e messo in pratica un articolato (ma non troppo) sistema, decisamente astuto, per fare in modo di incassare le vincite in denaro di decine di Gratta e Vinci.
In sintesi: prima di proporli ai suoi clienti, casuali o abituali che fossero, il tabaccaio furbetto di Sabbio Chiese prendeva i biglietti e li grattava leggermente (senza rovinarli) in un punto preciso: cioè dove è presente un codice specifico che consente alla strumentazione elettronica in dotazione dei rivenditori di verificare — quindi anche capire in anticipo, in questo caso — se quel determinato tagliando è vincente o meno.
Una volta capito l’esito, semplicemente, il titolare non faceva altro che trattenere i biglietti vincenti per sé. Li pagava regolarmente, certo. E ai clienti, ignari di tutto, propinava soltanto quelli per i quali già aveva accertato la mancata vincita.
I carabinieri hanno sequestrato una cinquantina di Gratta e Vinci già «controllati». Non è finita. Perché sotto sequestro (a livello amministrativo) sono finiti pure ducento pacchetti di sigarette di varie marche: il titolare li aveva messi in vendita pur avendo la licenza scaduta. Ovviamente, l’Ufficio del Monopolio di Brescia dell’Agenzia delle dogane è stata informata dalle forze dell’ordine.
Le accuse I carabinieri sono entrati nel locale per un controllo e hanno segnalato per truffa l’esercente