Il nodo quartieri: rush finale sui candidati
Qualche zona resta ancora senza quorum: ipotesi accorpamento
Alla fine rimarrà solo qualche buco e forse ci sarà qualche zona da accorpare per garantire un numero di candidati sufficiente per poter arrivare ad una elezione normale. Non ci sarà comunque il temuto rinvio delle elezioni (previste per il 2 dicembre) per i consigli di quartiere. Non senza fatica, infatti, sono stati trovati i candidati sufficienti per coprire i buchi ( tanti) rimasti nelle liste, anche se per qualche zona sarà forse necessario l’accorpamento perché non c’è un quorum sufficiente.
Sarà stata opera di convincimento, sarà stato un porta a porta dell’ultimo momento, sarà che tanti ritardatari si sono svegliati all’ultimo, resta che ieri - ultimo giorno di presentazione delle candidature il numero di aspiranti consiglieri di quartiere è lievitato in modo considerevole. Nella zona Sud, dove le assemblee si sono tenute ieri sera e quindi con possibili nuove candidature, il quartiere più a rischio di non raggiungere il quorum era Fornaci, mentre gli altri (Don Bosco, Folzano, Lamarmora, Porta Cremona, Chiesanuova e Villaggio Sereno) non dovrebbero aver avuto problemi. Nelle altre zone della città, l’unico quartiere che non ce l’ha fatta è stato quello di Costalunga-San Rocchino: servivano almeno 10 candidati, se ne sono presentati solo 7. Negli altri quartieri il quorum è stato superato, da Urago Mella (18 consiglieri: ne servivano 12) a Crocifissa di Rosa, dove 10 consiglieri aspiranti servivano e dieci si sono presentati. Il regolamento prevede che i candidati siano infatti di almeno il 30% superiore agli eletti e così è stato. Risultato finale (esclusa zona sud) dicono che nella zona est i candidati complessivi sono stati 86 (ne servivano minimo 72, 51 saranno quelli eletti), in quella ovest sono stati 82 (64 il quorum, 46 gli eletti), 75 nei quartieri del centro storico (quorum a 66, eletti 48), 81 in quella nord (76 il quorum, 55 gli eletti). In totale fanno già 324 candidati, ai quali aggiungerne almeno una settantina dalla zona sud. Si arriva a circa 400 candidati, ancora un po’lontani dai 481 dell’altra volta. Se i candidati verranno confermati non ci saranno sicuramente proroghe sui tempi di candidatura, almeno fino a ieri sera l’assessore alla partecipazione Alessandro Cantoni non ne ha fatto cenno, ad eccezione forse di San Rocchino (e di altri eventuali quartieri). Il due dicembre si andrà quindi al voto per rinnovare i consigli. «Lo considero un bel risultato - afferma Cantoni -, sicuramente non una sconfitta politica. I tempi attuali non sono quelli della partecipazione: noi, per parte nostra, faremo il possibile per lavorare bene con chi verrà eletto». Quartieri senza quorum? «Valuteremo come muoverci». Le ipotesi vanno dall’accorpamento ad altri quartieri alla proroga dei termini. Dai quartieri alla Loggia, dove ieri c’è stato il consiglio comunale. Unico atto da segnalare è stata l’approvazione all’unanimità del progetto di ampliamento della Poliambulanza. Per il resto, rinviato dalla Lega l’ordine del giorno sul Bigio, con la richiesta che si avvii una discussione in una commissione ad hoc, anche quello del consigliere di Fratelli d’Italia Acri è stato rinviato. Veniva chiesta di eseguire l’inno nazionale prima di ogni adunanza del consiglio comunale. Il civico Guido Galperti, della maggioranza, ha messo d’accordo tutti, suggerendo di modificare l’ordine del giorno affinché si chieda al parlamento di valutare tale opportunità. Come dire: non è che Brescia fa da sola, mentre altrove fanno altrimenti. Acri si è detto soddisfatto e la cosa è finità lì. La prossima seduta, par di capire, l’inno di apertura non ci sarà. Le bandiere, quelle sì, ci sono già da tempo; quella italiana, quella di Brescia, e anche quella europea.