Foggia-Brescia sfida spettacolo
Il Brescia alle 15 gioca a Foggia è uno dei campi più caldi della B Gastaldello e Donnarumma ok ma giocano Spalek e Morosini
Due dei migliori attacchi a confronto, così come due delle peggiori difese: allo «Zaccheria», tra gli stadi più caldi della B, Corini cerca un nuovo risultato positivo contro il Foggia. Tornano disponibili capitan Gastaldello e Donnarumma, ma il bomber parte dalla panchina.
Non guardate la classifica, che inganna: quei 6 punti del Foggia in realtà sono 14, si parte alla pari. Fuorvianti anche gli ultimi precedenti, tutti favorevoli al Brescia che in Puglia ha vinto negli ultimi tre incontri: in rimonta con Boscaglia lo scorso febbraio, un 2-1 diverso da quello più autoritario delle Rondinelle formato Reja (1997), con la firma addirittura di Cristiano Doni, diventato successivamente il nemico numero uno quando indossò la maglia dell’Atalanta. E non c’è da aspettarsi nemmeno il remake del 5-0 champagne targato Lucescu, nel 1995, con un gol capolavoro di Roberto Baronio (pochi mesi dopo, si sarebbe ripetuto con una prodezza da metà campo anche contro un certo Buffon, nella finale del Torneo di Viareggio) che all’epoca aveva 17 anni, un ragazzino persino in confronto a Sandro Tonali, il suo erede, il faro del Brescia di Corini.
Che oggi alle 15, allo «Zaccheria», va incontro alla prova del fuoco. Non è un esame di maturità, sei gare consecutive senza sconfitte con una media inglese perfetta sono già un buon biglietto da visita: questa squadra ha trovato un’alchimia propria (il 4-3-1-2 resta il modulo base, pur liquido, come contro il Cosenza, con Spalek e Morosini larghi) e una dimensione, da play off, inattaccabile anche se oggi dovesse andare male. Ipotesi da non escludere: davanti a 10 mila persone indiavolate ci si può scottare, ma uscire con punti e rinnovate convinzioni da questo stadio, vetusto e allo stesso tempo affascinante, lancerebbe al meglio il derby con il Verona di domenica prossima e consoliderebbe una classifica che, dopo il turno di riposo trascorso senza uscire dalle migliori otto, ha acquisito più spessore.
Il biglietto da visita per un pomeriggio al luna park lo danno i gol segnati, soprattutto quelli subiti, da entrambe: sedici a dodici per il Brescia, il Foggia ne ha all’attivo uno in più ma è la peggiore difesa del campionato con 18 reti al passivo, così male ha fatto solo il Padova. Del resto qui hanno avuto Zeman, De Zerbi, Stroppa, si è sempre scelto di andare «adelante» con poco giudizio. Mentre Corini ha deciso di spingere ma sa frenare: è uomo da corse a tappe, non un velocista. Per questo, pur riavendo a disposizione Alfredo Donnarumma, capocannoniere del campionato nonostante le ultime due gare ai box, lo inserirà solo nel secondo tempo confermando la fiducia a Spalek e Morosini, che andranno a comporre il tridente con l’inamovibile Torregrossa.
Oltre ad Alfonso tra i pali (ma resta il ballottaggio con Andrenacci), è stato recuperato Gastaldello al centro della difesa: Cistana ha accusato qualche passaggio a vuoto e Mazzeo e Galano sono due volpi, anche se assieme hanno collezionato solo un terzo (tre) dei gol complessivi.
I marcatori totali sono undici, segnano spesso i difensori (tra cui Tonucci, un ex) oltre a Kragl, un lusso per la categoria, erroneamente conosciuto più per la bellezza della fidanzata Alessia Macari — vincitrice del Grande Fratello Vip — che per le sue qualità, di ben altra categoria. Il Brescia però a centrocampo risponderà al consolidato terzetto pugliese con i soliti Bisoli, Tonali e Ndoj. «I nostri gioielli», li definì Marroccu in estate. Per ora tra i più continui. Gli attacchi vincono le partite, ma la chiave è spesso a centrocampo. L’estintore per la prova del fuoco è qui.
La formazione Conferma per il tridente visto contro il Cosenza: il bomber entrerà nella ripresa