Rigoletto Zeffirelli all’opera
Zeffirelli firma un Verdi molto intimo per il teatro di Muscat diretto dal maestro bresciano Fanni
Ritorno in Oman dopo la produzione di Turandot di Puccini che nel 2011 inaugurò il nuovo teatro dell’opera del Sultanato. Franco Zeffirelli, a 95 anni compiuti e a 6 anni dall’ultima regia, firma un nuovo allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi che sarà in scena nel settembre 2020, in occasione dei dieci anni del teatro omanita e dei 50 del Paese arabo, rinato grazie al sultano Qaboos bin Al Said.
Regista di questo straordinario ritorno sulle scene è il bresciano Umberto Fanni, da cinque anni alla guida della Royal Opera House di Muscat, con risultati eccellenti e una programmazione che ha portato sulle rive del Golfo Persico la grande tradizionale musicale europea, valorizzando al contempo la cultura e la musica araba. La conferenza stampa di presentazione del progetto è stata eccezionalmente ospitata nella dimora romana di Franco Zeffirelli, una magnifica villa sulla via Appia, colma di opere d’arte e cimeli di un’esistenza vissuta nel segno della bellezza. «Sarà per noi un appuntamento storico — ha detto Fanni, alla presenza di un emozionato e compiaciuto Zeffirelli —: un allestimento del maestro ha inaugurato il nostro teatro e ha dato l’imprinting a una programmazione che abbiamo portato avanti in questi anni toccando tutti i generi musicali. Il nostro teatro è dotato di un’acustica eccellente ed è realizzato con caratteristiche molto particolari, in marmo e legno, con un’architettura araba che riveste una sala modernissima, dotata di ogni tecnologia. Testimonianza visibile di quello che è un concetto chiave per il Sultano, ossia l’innovazione nella tradizione». L’idea di mettere in scena il Rigoletto nasce in realtà nel 2011, proprio in occasione dell’inaugurazione. Allora venne momentaneamente accantonata, ma Zeffirelli aveva già elaborato il progetto in modo avanzato, realizzando alcuni bellissimi bozzetti di scena e dando precise indicazioni registiche, che saranno riprese dal suo team di collaboratori, guidati dal suo storico assistente Stefani Trespidi. «Ci saranno tutti i tratti della magnificenza e dell’estetica di Zeffirelli — ha detto quest’ultimo — e anche il taglio cinematografico delle
"Ispirazione Vedrete uno Zeffirelli intimista, un po’ diverso dagli spettacoli grandiosi a cui ci ha abituati
regie del maestro. Sarà comunque un Rigoletto estremamente rispettoso della musica e della poetica verdiana». «Uno Zeffirelli intimista, inedito, un po’ diverso dagli spettacoli grandiosi a cui ci ha abituati» ha aggiunto Pippo Corsi Zeffirelli. Lo spettacolo sarà coprodotto dalla fondazione Arena di Verona (che metterà anche orchestra, coro e scene), dall’Opera di Roma (i costumi) e dai teatri di Vilnius e Zagabria: enti tutti rappresentati in conferenza dai rispettivi vertici, mentre Fanni ha annunciato che altri teatri si uniranno all’operazione. Rawya Al Busaidi, presidente del cda dell’Opera omanita, ha ricordato l’obiettivo dichiarato dal Sultano creando un teatro lirico nel suo Paese: «Favorire lo sviluppo culturale della nazione e incoraggiare la pace tra le nazioni attraverso lo scambio culturale, reso possibile dal linguaggio universale della musica».