La Grande Guerra come «levatrice» dell’intero Novecento
Storici, demografi, studiosi della storia della medicina e dell’arte daranno vita, a partire da giovedì, a tre pomeriggi di studio dal titolo «Brescia e la grande guerra». Il progetto, che corona l’intensa attività del «Comitato provinciale di coordinamento per le iniziative commemorative nel centenario della Grande Guerra 1914-18», è figlio della collaborazione fra AAB-Associazione artisti bresciani, Ateneo di scienze lettere e arti e Comune di Brescia. Non a caso i tre pomeriggi si svolgeranno in tre sedi diverse: si inizia giovedì 8 novembre in Sala dei giudici di Palazzo Loggia, con «Soldati e azioni militari nel bresciano»; i lavori saranno coordinati da Massimo Tedeschi (presidente AAB) e gli interventi di Diego Leoni, Emanuele Cerutti, Gianfranco Porta, Mauro Pennacchio e Marco Trentini saranno focalizzati sul fatto che il fronte attraversava anche la nostra provincia, e indagheranno le tracce lasciate nel paesaggio naturale, nella psiche di tanti combattenti, nel dibattito che precedette il conflitto, nei ranghi della popolazione. Si proseguirà il 15 novembre nella sede dell’Ateneo in via Tosio 12 con «La società civile durante il conflitto». A coordinare i lavori sarà il presidente Sergio Onger (curatore scientifico, insieme a Gianfranco Porta, dell’intero progetto): gli interventi di Rolando Anni, Giovanni Gregorini, Riccardo Semeraro, Marcello Zane e Mauro Pellegrini getteranno luce sul contrasto fra neutralisti e interventisti e più in generale sulla mobilitazione civile ed economica della nostra provincia. Infine il 22 novembre, nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4, i lavori coordinati da Gianfranco Porta getteranno luce su «Gli intellettuali e la guerra» con i contributi di Quinto Antonelli, Luigi Capretti, Maria Paola Pasini, Francesco De Leonardis ed Emanuele Cerutti. Tutti gli incontri iniziano alle ore 16. Presentando gli incontri l’assessore Marco Fenaroli ha ricordato l’importanza di approfondire lo studio della Grande Guerra per capire «l’origine del padre di tutte le sciagure del ‘900: il nazionalismo». Gli atti dei tre pomeriggi di studio saranno pubblicati, aggiornando la letteratura locale sul tema.