Corriere della Sera (Brescia)

Debutto Area B Slitta a febbraio l’accensione dei primi 15 varchi

Stop ai diesel Euro 3. Il Comune: svolta epocale

- Andrea Senesi

La più grande zona a traffico limitato d’Italia val bene 35 giorni di ritardo. Area B slitta: l’accensione delle prime telecamere che dovranno scoraggiar­e e sanzionare l’ingresso in città dei diesel inquinanti (fino agli Euro 3 in partenza, ma da ottobre il divieto si allargherà agli Euro 4) è rimandato al 25 febbraio.

Tutta colpa, si fa per dire, della burocrazia, dei permessi ministeria­li in ritardo, dei bandi per la segnaletic­a. In ogni caso, da lunedì scatterà la prima campagna informativ­a, perché Area B sarà davvero una svolta epocale, fotografat­a dai semplici numeri: l’area interessat­a ai divieti — dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 — copre il 70 per cento della superficie cittadina e corrispond­e al 97 per cento della popolazion­e. Le auto che ogni giorno passeranno sotto i 188 varchi (ma a febbraio si inizierà con sole 15 telecamere) sono oggi 680mila.

Confermato il bonus di 50 ingressi liberi nel primo anno di applicazio­ne (ridotti a 25 dal 2020), con tanto di avviso postale dopo il primo accesso con auto inquinante nella Ztl. Nessuna deroga particolar­e, però, a differenza di quanto previsto dalla Regione per gli analoghi divieti contenuti nel Piano aria. Con sole due piccole «concession­i»: i veicoli diesel Euro 3 e 4 degli ambulanti dei mercati rionali potranno circolare, per la durata della concession­e, grazie a una scatola nera, l’Obu (on board unit), fino a un massimo di mille chilometri all’anno percorsi in Area B. Niente da fare invece per gli ambulanti con diesel Euro 0, 1 e 2, a meno che non dotino i veicoli di Fap. I contributi destinati ai veicoli merci per sostituire le auto inquinanti (diesel da Euro 0 a Euro 4) con auto ibride, benzina, metano, gpl saranno poi estesi alle famiglie con reddito Isee sotto i 14 mila euro . «L’importante è che si parta e che si siano definite le situazioni su cui stavamo ancora discutendo. È un segnale importante per la città», commenta il sindaco Beppe Sala, mentre l’assessore alla Mobilità Marco Granelli scommette sulla rivoluzion­e di Area B: «Consentirà di migliorare davvero la qualità dell’aria e della vita a Milano». Secondo le stime, la futura Ztl, nei suoi primi due anni di applicazio­ne, ridurrà del 24 per cento il Pm10 nell’aria.

Molto critico Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia: «Prevedere criteri e regole diverse rispetto al Piano aria della Regione serve a creare confusione e a massacrare i cittadini di multe. Dodici milioni di spesa per ritrovarsi con altri inutili divieti».

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