Debutto Area B Slitta a febbraio l’accensione dei primi 15 varchi
Stop ai diesel Euro 3. Il Comune: svolta epocale
La più grande zona a traffico limitato d’Italia val bene 35 giorni di ritardo. Area B slitta: l’accensione delle prime telecamere che dovranno scoraggiare e sanzionare l’ingresso in città dei diesel inquinanti (fino agli Euro 3 in partenza, ma da ottobre il divieto si allargherà agli Euro 4) è rimandato al 25 febbraio.
Tutta colpa, si fa per dire, della burocrazia, dei permessi ministeriali in ritardo, dei bandi per la segnaletica. In ogni caso, da lunedì scatterà la prima campagna informativa, perché Area B sarà davvero una svolta epocale, fotografata dai semplici numeri: l’area interessata ai divieti — dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 — copre il 70 per cento della superficie cittadina e corrisponde al 97 per cento della popolazione. Le auto che ogni giorno passeranno sotto i 188 varchi (ma a febbraio si inizierà con sole 15 telecamere) sono oggi 680mila.
Confermato il bonus di 50 ingressi liberi nel primo anno di applicazione (ridotti a 25 dal 2020), con tanto di avviso postale dopo il primo accesso con auto inquinante nella Ztl. Nessuna deroga particolare, però, a differenza di quanto previsto dalla Regione per gli analoghi divieti contenuti nel Piano aria. Con sole due piccole «concessioni»: i veicoli diesel Euro 3 e 4 degli ambulanti dei mercati rionali potranno circolare, per la durata della concessione, grazie a una scatola nera, l’Obu (on board unit), fino a un massimo di mille chilometri all’anno percorsi in Area B. Niente da fare invece per gli ambulanti con diesel Euro 0, 1 e 2, a meno che non dotino i veicoli di Fap. I contributi destinati ai veicoli merci per sostituire le auto inquinanti (diesel da Euro 0 a Euro 4) con auto ibride, benzina, metano, gpl saranno poi estesi alle famiglie con reddito Isee sotto i 14 mila euro . «L’importante è che si parta e che si siano definite le situazioni su cui stavamo ancora discutendo. È un segnale importante per la città», commenta il sindaco Beppe Sala, mentre l’assessore alla Mobilità Marco Granelli scommette sulla rivoluzione di Area B: «Consentirà di migliorare davvero la qualità dell’aria e della vita a Milano». Secondo le stime, la futura Ztl, nei suoi primi due anni di applicazione, ridurrà del 24 per cento il Pm10 nell’aria.
Molto critico Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia: «Prevedere criteri e regole diverse rispetto al Piano aria della Regione serve a creare confusione e a massacrare i cittadini di multe. Dodici milioni di spesa per ritrovarsi con altri inutili divieti».