Corriere della Sera (Brescia)

Germani beffata vince Trento sul filo di sirena

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Un copione già visto e una beffa sul filo della sirena. Dopo la grande prova in Eurocup, la Germani non si ripete in campionato e viene beffata quasi sullo scadere del tempo da un Trento che riesce a ribaltare il risultato quando sembrava fatta per la Leonessa e a portare a casa un 76-75 che la dice lunga sull’equilibrio che ha regnato tra le due squadre.

Sono le partite che l’anno scorso, di questi tempi, la Germani vinceva sempre. Ora, in volata, porta a termine la missione una volta e si suicida la successiva. Dopo i successi al fotofinish contro Pesaro e Monaco, a Trento arriva un ko beffardo e pesante che trasforma l’uscita definitiva dal tunnel nella consueta notte passata in bianco a pensare a quanto si è buttato via. La vittoria sembrava a un passo, il sorpasso dell’ex fanalino di coda della classifica arriva in extremis, a due secondi dal termine: un film già visto a Varese e Ulm, per questo fa ancora più male. La gara non ha mai avuto una leadership netta, è stata una continua altalena. In questi casi vince il più scaltro, il più affamato. Trento, ancora a secco in Serie A dove è stata per due anni consecutiv­i finalista, aveva la stessa necessità di punti della squadra di Diana (solo due vittorie sin qui in Italia) e ha capitalizz­ato al meglio nel finale la propria disperazio­ne sportiva. Nel terzo quarto, la Germani pare aver trovato la chiave per vincere: dopo essere partita meglio trascinata dall’energia di Abass e dai due centri Beverly e Mika, i più discussi, pur senza il contributo offensivo di Hamilton in serata no, ritrova Allen in tempo utile: le sue «bombe» in succession­e ribaltano il -6 in +8 con un parziale di 14-0. Non basta però a scrollarsi di dosso la Dolomiti Energia, resa feroce dalla sua angoscia. Ecco allora il solito arrivo in volata. Il margine della Germani è quasi eroso sul 69-68, non si segna più dal campo e Abass non aiuta la causa fallendo due tiri liberi pesanti. Hogue, nell’altra metà campo, ne mette uno e impatta a quota 69. Vitali, a differenza del compagno, non trema dalla lunetta e riporta i suoi avanti di due lunghezze a due minuti dalla fine; nemmeno il tempo di esultare e Gomes pesca il jolly. Brescia sotto di uno, ancora a gioco fermo è Moss a ridare ossigeno e Mika potrebbe imitarlo ma si infortuna al ginocchio e lascia il campo a Sacchetti, glaciale a sua volta dalla lunetta. Si entra nell’ultimo minuto sul 75-72. Nel basket non basta, tuttavia pare che il peggio sia passato. Craft però fa capire a tutti perché Trento lo ha riacquista­to pochi giorni fa: riduce prima e sorpassa poi sul 76-75, con due canestri d’autore. L’ultima rimessa è un pasticcio tra Vitali e Moss. Che spreco.(lu.ber.)

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Super Allen Trascinato­re, ma non basta. Sopra: Diana

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