Le «bande degli sciacalli» che colpiscono gli anziani: a segno una truffa su 5
Cauzioni, figli immaginari, tecnici del gas: oltre un blitz al giorno In calo i raggiri riusciti. «Ora i pensionati sono più consapevoli»
Dalla «truffa del nipote» alla «cauzione», passando per le perdite di gas e il ritiro di un pacco mai ordinato online dal figlio da pagare in contrassegno. Non manca la fantasia ai truffatori che negli anni hanno individuato negli anziani una facile preda da raggirare portando a casa bottini ragguardevoli e rischiando pochissimo. «A Milano ogni giorno — ha ricordato il procuratore aggiunto e coordinatore del pool truffe agli anziani Riccardo Targetti — ci sono 9 o 10 denunce per truffe tentate o consumate, si va da un minimo di 300 euro a un massimo di ottomila euro». Un business di livello europeo «da decine di milioni di euro». Quel giorno finiva in manette una banda di quindici persone, dieci italiani e cinque polacchi. Al telefono spiegavano alle vittime che un loro stretto parente era in difficoltà, in genere per un incidente, e invitavano quindi l’anziano a dare tutto quanto avevano immediatamente disponibile a un uomo che si sarebbe presentato a breve in casa o in un luogo prestabilito. Operazione riuscita in almeno una ventina di casi.
L’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) ha messo nero su bianco che le vittime di oltre 65 anni vittime di raggiri nella sola Lombardia sono circa 4 mila in un anno. Non a caso fin dal 2005 alla procura di Milano è stato creato un pool apposito. Nel tempo l’esperienza degli inquirenti sul campo, si leggeva nel bilancio di responsabilità sociale della procura meneghina del 2015, si è dovuto «inevitabilmente prendere atto della permanenza di una situazione di astuzia e “professionalità” da parte di autentici predatori». Approfittando della buona fede degli anziani molti colpi vengono portati a termine, ma i percorsi di prevenzione come gli incontri organizzati dalle forze dell’ordine all’interno di scuole e parrocchie iniziano a dare i frutti sperati. Negli ultimi due anni, rende noto la polizia di Stato, le truffe consumate a Milano sono diminuite di quasi il 60% (190 nel 2016 e 81 nel 2017), mentre quelle tentate hanno visto un incremento del 67% (220 nel 2016 e 367 nel 2017). A conti fatti solo nel 19% dei casi la truffa si compie. Segno che la tendenza criminale rimane, ma la maggior consapevolezza delle vittime sventa da sé il tentativo. Una media di 429 tentativi che toccano quota 600 se aggiungiamo furti e rapine subite con le modalità del raggiro in danno degli stessi over 65.
«Laddove si fanno campagne informative — ragionano dal comando provinciale dei Carabinieri — i risultati ci sono. Oggi vediamo che molti anziani a differenza di un tempo hanno capito che, per esempio, un maresciallo dei carabinieri mai si presenterebbe alla loro porta chiedendo denaro per evitare la denuncia del figlio». Con questa tecnica una banda di truffatori, sgominata a inizio anno dallo stesso comando provinciale, si era assicurata contanti e preziosi per un valore di 200 mila euro, raggirando anziani preoccupati per la condizione dei propri figli. «Determinante — concludono gli investigatori che in prima persona si dedicano a istruire sui territori non solo gli anziani, ma anche le famiglie — è che figli o nipoti non vadano a colpevolizzare la vittima del raggiro già psicologicamente provata e che anzi la consiglino su come evitare la truffa».