Del Bono: «È un volano per la città»
Che bello sentire risuonare, in un PalaLeonessa gremito (5mila spettatori), il grido «Italia, Italia, Italia». Il clima di festa, incominciato con il coro di voci bianche della Santa Cecilia che ha intonato l’inno di Mameli, ha contagiato grandi e piccoli. Soddisfatto il sindaco Del Bono: «Sono contento che Brescia abbia la possibilità di essere al centro del grande sport. Lo sport è un veicolo di promozione culturale». La pallacanestro può essere il volano per altri investimenti infrastrutturali. «Ci siamo con il basket, ma ci arriveremo anche con gli altri sport». Visibilmente soddisfatto anche il presidente federale Gianni Petrucci. «Brescia meritava la nazionale e noi l’abbiamo portata in onore delle famiglie Bragaglio e Ferrari. Un plauso al sindaco per la celerità nella costruzione dell’impianto». Per il numero uno della pallacanestro è un ritorno. «Ero legato al presidente Corioni, conosco bene Cellino. Oggi il basket fa una bella concorrenza al calcio». Anche Graziella Bragaglio si unisce all’entusiasmo «c’erano cinque giocatori, con Aradori e con Burns, legati al nostro territorio. Abbiamo inaugurato ancora una volta il Palazzetto». Significativa la consegna (tutti in piedi) di Petrucci della maglia azzurra con il numero 13 ad Alice Solfrini in memoria di suo papà Marco. Tu chiamale, se vuoi, emozioni.