Da Bergamo a Parigi: ricostruito da Zanetti il «Credo» donizettiano
Ètargata Brescia la pubblicazione di un inedito sacro di Gaetano Donizetti, il grande operista bergamasco dell’Ottocento. Si tratta del Credo a 4 Voci, scritto presumibilmente tra il 1818 e il 1821, edito da Da Vinci, editore specializzato nella musica che ha sede a Osaka, in Giappone, ma diretto dall’italiano Edmondo Filippini. La trascrizione dello spartito è opera del bresciano Gabriele Zanetti, valente chitarrista, mentre la revisione è di Pieralberto Cattaneo, noto esperto di musica di Donizetti e docente al Conservatorio di Bergamo. «Anche se lo spartito non è datato — spiega Zanetti —, considerazioni stilistiche fanno propendere per una collocazione post 1817, ovvero dopo il ritorno a Bergamo dagli studi bolognesi con padre Mattei». Il manoscritto è conservato presso l’Archivio del Museo donizettiano di Bergamo. Tale fascicolo contiene solamente l’Allegro iniziale. Una raccolta completa delle parti staccate (conservata presso la biblioteca del conservatorio di Parigi) è stata realizzata da un copista dell’epoca (con qualche intervento autografo), certamente basandosi sul manoscritto originale. L’affascinante ipotesi avanzata da Zanetti, sulla base di un’analisi della grafia del copista, è che la mano sia nientemeno quella di Giovanni Simone Mayr, maestro di Donizetti e insigne operista a sua volta. Ma nella storia di questo brano entra in gioco anche un altro bresciano, il tenore Francesco Pasini (18481911), già economo dell’Istituto Venturi (odierno Conservatorio Marenzio) che il 31 marzo 1893 spedì le parti alla Biblioteca Civica di Bergamo. Il 3 luglio 1909 il tenore inviò una lettera al conservatorio di Parigi, in cui dichiarava di essere in possesso del manoscritto del Credo, oltre ad altri di Ponchielli, Cagnoni e un inedito di Bazzini. Il 24 ottobre 1909 il Pasini spedì il Credo di Donizetti al conservatorio di Parigi a fronte di una somma di 150 franchi. La speranza ora è che si possa presto ascoltare in concerto questo lavoro, magari proprio a Brescia.