Siderurgia in frenata Trimestre negativo: produzione giù del 4%
Frenata intensa sul mercato rispetto al secondo trimestre. Crescita ferma
Arriva un nuovo segnale negativo sull’andamento dell’economia a Brescia. Nella trimestrale la Aib evidenzia una flessione congiunturale «intensa». I dati, destagionalizzati, indicano un calo del 4,6% nel comparto siderurgico e del 4,4% nella meccanica tradizionale e i mezzi di trasporto. Più contenuta la flessione per la meccanica di precisione (-0,9%).
Nuovo segnale negativo sull’andamento dell’economia a Brescia. A dare l’ennesimo allarme l’Associazione Industriale Bresciana evidenziando per il settore metalmeccanico una flessione congiunturale (rispetto, quindi, al trimestre precedente) «intensa» nel terzo trimestre 2018. I dati, destagionalizzati, indicano un calo del 4,6% nel comparto siderurgico e del 4,4% nella meccanica tradizionale e i mezzi di trasporto. Relativamente più contenuta la flessione nell’ambito della meccanica di precisione e apparecchiature elettriche (-0,9%). Il confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno resta positiva ma in rallentamento. «Guardiamo con apprensione all’evoluzione del mercato tedesco - sottolinea la presidente del settore metalmeccanico di Aib Gabriella Pasotti -. Quel mercato è la principale destinazione delle nostre vendite all’estero, dove il settore metalmeccanico provinciale nel 2017 ha esportato merci per 2,5 miliardi di euro (20,4% dell’export complessivo, ndr). La discesa del Pil nel terzo trimestre 2018 e il rallentamento dell’industria manifatturiera tedesca (+0,3% tendenziale, rispetto al +3,4% rilevato nel trimestre precedente) sono dei segnali di allarme che non vanno per nulla sottovalutati. Se il canale tedesco dovesse interrompersi, le ricadute sul settore metalmeccanico bresciano e nazionale sarebbero deleterie, con il rischio di veder vanificati gli ingenti sforzi effettuati in questi anni». A Brescia, ricorda la nota di Aib, si contano poco meno di 100 mila addetti attivi nell’industria metalmeccanica. Terza provincia per rilevanza nell’industria metalmeccanica, Brescia è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16mila addetti) e i prodotti in metallo (36mila), al terzo posto nei macchinari ed apparecchiature (31mila) e in quinta posizione relativamente per i mezzi di trasporto (poco più di 8mila addetti). I dati bresciani sono in linea con le tendenze negative registrate anche a livello nazionale dalla congiunturale di Federmeccanica diffusa ieri a Roma, secondo cui il peggioramento della congiuntura è confermato da una eccedenza di scorte di materie prime e di prodotti finiti, rispetto alle normali esigenze produttive, e un peggioramento del giudizio sulle consistenze degli ordini in essere. «L’industria metalmeccanica - ha spiegato ieri il vicepresidente nazionale di Federmeccanica - sta vivendo un momento di rallentamento ed incertezza». A pesare riduzione dei tassi di crescita dei consumi delle famiglie e rallentamento della domanda mondiale.