Ladri-acrobati di cavi di rame nelle campagne Otto arresti
Il più giovane ha 21 anni, il più vecchio 35, tutti rom pluripregiudicati. Sono i sette ladri acrobati che, di notte, nella campagna cremonese, ma anche tra le risaie della Lomellina, nel Pavese, nel Lodigiano, nel Piacentino, per due anni si sono arrampicati sui tralicci e rubato chilometri di cavi di rame, causando centomila euro di danni all’Enel e disagi ai centri abitati e alle aziende che tra le 4 e le 6 del mattino, rimanevano senza luce. E c’è il ricettatore, l’ottavo arrestato: Bruno Biava, pensionato di 59 anni, domiciliato a Corteolona, nome di battaglia Gagio, che nel gergo dei rom significa «non zingaro». La banda è stata arrestata dai carabinieri di Cremona, al comando del maggiore Rocco Papaleo, dopo le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Elisa Mombelli. L’indagine «Black out», coordinata dal sostituto procuratore Francesco Messina, è iniziata nel 2016 dopo una sfilza di colpi tra Cremona, Soresina, Annicco, Castelleone, Agnadello, Pizzighettone, Sesto ed Uniti, Casanova del Morbasco. (f. m.)