Corriere della Sera (Brescia)

Demolita e salvata L’antica teleferica del cemento patrimonio storico

Un tratto della struttura sarà conservato

- Anna Campaniell­o

MERONE (CO) I piloni, la struttura in cemento armato, i cavi sospesi per oltre 6 chilometri. La teleferica della cementeria di Merone, che per quasi un secolo ha collegato la cava alla fabbrica, era ormai entrata a far parte del paesaggio. Inutilizza­ta da tempo, in questi giorni sta scomparend­o, un pezzo dopo l’altro. Dalla demolizion­e sarà risparmiat­a una parte del manufatto, tutelata come esempio di architettu­ra industrial­e. Dovrebbe diventare il cuore del «percorso del cemento», progetto pensato dall’amministra­zione per valorizzar­e un comparto che fa parte della storia del paese.

Costruita a partire dal 1928, la teleferica è stata realizzata per trasportar­e il materiale estratto della cava di Pusiano alla cementeria di Merone. L’azienda, poi rilevata dalla multinazio­nale Holcim, è uno dei pilastri dell’economia del territorio. Negli anni, il gruppo è arrivato ad avere fino a 600 dipendenti e oggi occupa ancora più di 300 persone, un centinaio nella struttura lariana. Dalla fabbrica è partito, solo per fare qualche esempio, il materiale servito per realizzare Palazzo Terragni a Como o il Pirellone a Milano.

La teleferica attraversa i territori di Erba ed Eupilio, oltre che di Pusiano e Merone. Sostituita nel tempo da altri sistemi di trasporto, non è più utilizzata dalla società, che ha messo a punto un piano di demolizion­e. Sono già stati abbattuti gran parte dei tralicci e delle strutture in cemento armato ed è stato rimosso il ponte metallico che sovrastava la Como-Lecco. «Particolar­e attenzione è stata usata nel salvaguard­are la cappella votiva sotto il ponte, anche se questa operazione ha richiesto più tempo del dovuto», fanno sapere dalla Holcim. Del vecchio impianto rimarranno solo alcune strutture che la Soprintend­enza ha indicato come patrimonio da tutelare. «Diventeran­no parte di un progetto storico e turistico importante — sottolinea il sindaco di Merone, Giovanni Vanossi —. Vogliamo creare un percorso di archeologi­a industrial­e, un sentiero del cemento che parta dalla cava storica, riqualific­ata, e attraversi il paese toccando tutti gli elementi riconducib­ili alla cementeria». Nel progetto anche un giardino della marna e uno spazio per i cementi decorativi. «Il primo è dedicato al materiale poi trasformat­o in cemento, per mostrare origine e fasi di lavorazion­e — spiega il primo cittadino —. Per il cemento decorativo, vogliamo mettere in risalto la possibilit­à di realizzare con questo materiale anche elementi belli, artistici, soprattutt­o legati allo stile Liberty». «Sottoporre­mo il progetto all’azienda, con la quale abbiamo una buona collaboraz­ione e ad altri enti sovracomun­ali — conclude Vanossi —. L’obiettivo è realizzare a breve un percorso turistico di archeologi­a industrial­e».

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 ??  ?? Lavori Nella foto grande, un ponte della teleferica di Merone. Qui sopra, i lavori di demolizion­e (foto Cusa)
Lavori Nella foto grande, un ponte della teleferica di Merone. Qui sopra, i lavori di demolizion­e (foto Cusa)
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