Forza Italia si riorganizza per arrivare pronti alle elezioni
Margaroli: Si lavora fuori e dentro il partito per provare a ripartire
Forza Italia si riorganizza a livello territoriale e ambisce ad anticipare quanto dovrà avvenire nei prossimi mesi a livello nazionale per arrivare preparati al voto europeo e alle amministrative di tanti Comuni. Parola di Alessandro Mattinzoli, assessore regionale e coordinatore provinciale a Brescia.
Ieri nella sede di via Inganni è stato presentato il nuovo organigramma, con tanto di foto gruppo finale. Agli enti locali, coordinatore di 17 dirigenti scelti per competenza territoriale in provincia, ci sarà Bruno Bettinsoli. All’organizzativo, formato da 14 persone, ci sarà la consigliera regionale Claudia Carzeri. Alla guida dei giovani Cristian Bertozzi (con vice Andrea Stefana), alla Formazione Isidoro Bertini, alla Comunicazione Stefano Bertazzoni. Vicesegretario e vicario di Mattinzoli sarà Giacomo Massa: «Un incarico non formale — sottolinea Mattinzoli —. Essendo io assessore regionale quindi a volte assente è evidente che il suo impegno sarà molto di sostanza». L’obiettivo dichiarato del processo di riorganizzazione è avere un partito «più dinamico ed efficiente». Partendo da quelle che per Mattinzoli sono alcune coordinate di riferimento: «A livello di enti locali abbiamo tanti ottimi amministratori che meritano di essere sostenuti da un’organizzazione adeguata. Forza Italia continua a essere espressione di contenuti non superati ed è garanzia di equilibrio tra un orientamento attento al sociale e a un modello economico favorevole alle imprese». Terza questione, non da poco in ottica futura: «Siamo forza popolare, liberale, cristiana, laica. Il potenziale elettorale c’è». Si tratta quindi di lavorare per invertire la tendenza. I rapporti con la Lega? «Ottimi, così come quelli con Fratelli d’Italia - sottolinea Mattinzoli -. Sappiamo che a livello nazionale c’è un governo anomalo che tiene insieme due forze diverse, ma a livello di amministrazione dei territori l’alleanza del centrodestra c’è e stiamo già ragionando per le amministrative del prossimo anno». Anzi, con sguardo più che ecumenico Mattinzoli punta a ricomporre anche il fronte sparso che negli anni si è un po’disperso.
Pensa a Mauro Parolini, a Gianmarco Quadrini e a Viviana Beccalossi, «tutte persone che rappresentano un valore per il nostro territorio» e con le quali bisogna stringere legami: non tanto per farne un cartello elettorale ampio, quanto «per condividere valori e progetti su famiglia, infrastrutture, modello economico di riferimento».
Con loro, e con quello che rappresentano «un dialogo è necessario e doveroso». Se questo è lo sguardo alla coalizione, ai legami che devono essere ripresi, Mattinzoli sa anche che qualche malumore interno al partito continua a esserci (è di questi giorni il nuovo lamento pubblico di Mattia Margaroli): «Gli errori nella gestione del partito ci sono stati e nessuno li nega, altrimenti non saremmo a questo punto, ma si sistemano con le idee e i contenuti. Serve però anche il rispetto delle regole interno, cosa diversa dalle gerarchie. Io non sono sempre stato contento del partito, ma ho provato e provo a lavorare per migliorare. Lavorare da dentro, questa è la strada, sapendo che l’approccio deve essere inclusivo e di dialogo». Dentro e fuori il partito, per provare a ripartire, senza magari immaginare i fasti e i successi del partito delle origini, ma immaginando una strada che migliori gli ultimi risultati e, ancora più, i sondaggi che danno Forza Italia con percentuali inferiori al 10 per cento. La riorganizzazione della struttura a livello provinciale serve esattamente a questo. Se l’operazione riuscirà lo si vedrà alla prova delle urne.
"Mattinzoli FI è espressione di contenuti non superati e garanzia di equilibrio tra un orientamento attento al sociale e a un modello economico favorevole alle imprese