Arsenale, un’asta benefica per salvare la «Danza macabra»
Avvinte a cumuli di ossa, memento di una bellezza che svanisce, le ombre si lasciano andare al loro ultimo ballo: una assolo silente verso il destino universale. Sfigurata da mani blasfeme e divorata dal tempo, anche la morte può morire, come i condannati che trascina nella sua Danza macabra.
Sostenere il restauro dell’affresco del XV secolo che sta appassendo nella chiesa di San Silvestro di Iseo è l’ultima battaglia dei monuments men dell’Arsenale di Iseo e della collettiva L’Arte x l’arte: hanno reclutato 46 pittori, scultori e fotografi pronti a concedere le loro opere a un’asta benefica (la vernice domani alle 18 nel palazzo di Vicolo Malinconia; al finissage, il 6 gennaio, i lavori verranno assegnai ai migliori offerenti).
I prezzi sono democratici: per reclutare più mecenati possibili, la fondazione ha deciso di partire da una cifra simbolica che non corrisponde al valore di mercato effettivo dell’opera: pitture e sculture partiranno da una base d’asta di 200 euro, le fotografie (nell’immagine uno scatto di Filippo Venezia) e le incisioni da 100 con rilancio minimo di altri 100 euro alla volta. Grazie alla prima edizione di questa iniziativa, due anni fa, l’Arsenale ha completato il restauro della pala di Antonio da Faenza del Museo della Castellina di Norcia, danneggiata dl terremoto.
Stavolta, si cerca di replicare il risultato e contribuire a riportare agli antichi splendori l’affresco cinquecentesco custodito nella chiesa di San Silvestro che, per l’occasione si trasformerà anche in uno spazio espositivo ospitando delle scultore dell’artista bergamasco Audelio Carrara.