Polo logistico Esselunga: «benefit» per 58 milioni
Ad Ospitaletto 28 milioni, 30 per le bonifiche. I comuni vicini vogliono la loro parte
Il consiglio comunale di Ospitaletto ha adottato il piano attuativo per la realizzazione del polo logistico Esselunga sulle ceneri dell’ex acciaieria Stefana mentre la società della grande distribuzione verserà 28 milioni di oneri, ne spenderà altri 30 per le bonifiche, anche nei paesi confinanti, e promette l’assunzione di mille dipendenti del posto. Il sindaco Sarnico ora si aspetta il ritiro del ricorso al Tar dei tre comuni confinanti.
Con l’adozione del piano attuativo nel consiglio comunale di Ospitaletto (l’altro ieri), il polo logistico Esselunga — che nascerà sulle ceneri dell’ex acciaieria Stefana — si avvicina a grandi passi. Il marchio della grande distribuzione ha deciso di ritirare il ricorso al Tar contro il Comune con il quale si cercava di «ridimensionare» le compensazioni chieste dalla giunta Sarnico e la strada scelta della variante al Pgt. Che invece vengono accolte in toto. Quindi Esselunga verserà al Comune la bellezza di 28 milioni di euro tra opere e oneri di urbanizzazione. E da questi benefit non verranno scontati a i costi di bonifica (il preventivo è di 30 milioni), anche c’è una legge regionale che permette questa agevolazione alle società che subentrano a ditte fallite e ne ereditano terreni inquinati. Una vittoria politica netta per il sindaco Giovan Battista Sarnico (Pd), rieletto a giugno, che infatti commenta: «l’accordo raggiunto è un risultato eccezionale sotto ogni punto di vista».
Certo resta aperto il fronte del ricorso al Tar dei comuni confinanti (Cazzago San Martino, Castegnato, Travagliato) i quali non accettano di non essere coinvolti nella suddivisione degli oneri di urbanizzazione. Un ultimo scoglio
che Sarnico spera possa essere superato nel tavolo di concertazione che si aprirà in Provincia e ricorda le compensazioni ambientali derivanti dall’accordo: «Esselunga si è impegnata ad estendere la bonifica del sito anche nei territori confinanti di Travagliato e Cazzago». Non solo: ci saranno anche compensazioni occupazionali: non lo si può dire apertamente (per non incappare in profili di illegittimità) ma nell’assunzione dei futuri mille dipendenti
(120 sono già ex operai Stefana stipendiati da Esselunga) ci sarà un occhio di riguardo per i residenti ad Ospitaletto e nei comuni limitrofi. E i 500 milioni di cantieri si prefigurano come una ghiotta opportunità per imprese e maestranze locali. Non mi sembrano aspetti secondari — commenta il sindaco — e auspico una fase di dialogo con i Comuni limitrofi, affinché anche loro possano ritirare il ricorso al Tar». Questo per favorire l’accelerazione dei cantieri, visto che tra osservazioni, parere di compatibilità al Ptcp da parte della Provincia, Valutazione d’impatto ambientale, passerà come minimo un altro anno prima che i cantieri possano vedere la luce. Sarnico invita i suoi «colleghi» a valutare la positività del futuro insediamento. Avrà il suo peso il traffico, «ma invito a immaginare quale avrebbe potuto essere l’impatto emissivo se l’ex Stefana fosse stata acquisita da un altro gruppo siderurgico, che magari ne raddoppiava la produzione». Certo, Ospitaletto è il paese che otterrà quasi tutti i benefit, di cui si ricordano i principali: 5 milioni per il nuovo palazzetto dello Sport ( nuova viabilità (2,7 milioni), parcheggio privato asservito all’uso pubblico (1,9 milioni), pista ciclopedonale (3,2 milioni) un parco agro-ambientale (2,4 milioni), un centro multiservizi (2,3, milioni). Quanto al proseguo della bonifica da cromo esavalente (trovato in quantitativi fino a 10 volte oltre i limiti) e di una vecchia discarica (autorizzata) trovata sul territorio di Travagliato, Esselunga proseguirà il lavoro con il suo pool di esperti: lunedì ci sarà una conferenza dei servizi in Regione.
"Sarnico Bonifiche e future assunzioni estese ai comuni confinanti: può bastare affinché ritirino il loro ricorso