Corriere della Sera (Brescia)

Vezzola: «Si è capito che il rosé è produzione vera»

-

Ai riconoscim­enti Mattia Vezzola – uno dei più bravi enologi italiani, notissimo anche in Francia e in Germania – è sicurament­e abituato. Ma il premio speciale che il Gambero Rosso ha assegnato al Valtenesi Molmenti 2015 lo ha reso particolar­mente contento. «Il primo pensiero? È che finalmente si sia capito che esiste una produzione vera di rosé e non una vinificazi­one in rosa – spiega il fondatore di Costaripa - culturalme­nte è un grande passo in avanti per la Valtenesi, perché con un territorio del genere e una storia di vino antica sarebbe un peccato non fare qualità. Già nel 1896, questa zona venne definita dagli enologi francesi come la Provenza d’Italia». Gli addetti ai lavori sanno che Vezzola si è concentrat­o sui rosati da una decina di anni dopo essere stato uno dei massimi protagonis­ti dello sviluppo del Franciacor­ta Docg, come enologo di Vittorio Moretti. «Vendemmia dopo vendemmia, la prima fu quella del ’91, ho capito che i rosé sono frutto del terroir ma necessitan­o anche di altissima tecnologia. Il Groppello Gentile è un’uva raffinata ma molto fragile (il Molmenti 2015 ne è composto per il 60%, poi ci sono un 20% di Marzemino, un 10% di Sangiovese e un 10% di Barbera ndr) e bisogna trattarla in modo perfetto farne dei prodotti importanti, che vadano oltre la visione del fresco e del beverino. Non sopporto che si lavori così tanto e bene perché il mercato pensi che i nostri siano vini “estivi” mentre altri, meno curati, abbiano una consideraz­ione superiore. Ora stiamo facendo cambiare idea a molti».

In effetti, più che a un traguardo raggiunto, Vezzola pensa a un punto di partenza. «Dobbiamo migliorare ancora, a chi resta sorpreso quando sa che le viti del Molmenti 2015 hanno 45 anni, rispondo che le cantine spagnole fanno rosati con vigneti centenari. E visto che ho portato nel mio rosè l’emozionali­tà di due-tre anni di cantina, non vedo l’ora di scoprirlo come sarà dopo cinque anni». Nessun dubbio: il «guru» della Valtenesi è uomo di sfide, non solo di vino. Sogna che la sua terra diventi compiutame­nte la Provenza di cui si diceva in apertura. «Perché abbiamo vino e cucina di livello, davanti alla meraviglia del Garda ma ci vogliono maggiore consapevol­ezza e coscienza civica di chi abita qui. È l’unica mancanza di una terra che porta alla sensibilit­à, alla poesia, che secondo me è la più grande forma di marketing mai inventata per il vino». (m.b.)

 ??  ?? Fondatore Mattia Vezzola
Fondatore Mattia Vezzola

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy