Corriere della Sera (Brescia)

Tar, Valtrompia «Bando da rifare per il depuratore»

Vizio di forma nell’affidament­o di parte dei lavori dalla capogruppo ad una ditta terza

- Di Alessandro Carboni

Tutto da rifare. L’Azienda Servizi Valtrompia Spa dovrà rimettere mano alla gara per l’assegnazio­ne dei lavori di realizzazi­one del nuovo impianto di depurazion­e di Concesio. Il progetto, studiato per servire undici comuni della Valtrompia — Bovegno, Pezzaze, Tavernole sul Mella, Lodrino, Marcheno, Gardone Valtrompia, Sarezzo, Lumezzane, Polaveno, Villa Carcina e Concesio — e trattare i reflui generati da 85.000 abitanti, stando al cronoprogr­amma presentato mesi fa da Asvt, dovrebbe concretizz­arsi entro il 2019. Scadenze che ora, dopo la sentenza pubblicata ieri dal tribunale amministra­tivo di via Zima, potrebbero subire variazioni.

Il Tar di Brescia infatti ha accolto il ricorso presentato da Suez Trattament­o Acque Spa contro il bando del dicembre del 2017 vinto dal raggruppam­ento temporaneo di imprese formato dalla capogruppo Torricelli Srl, da Giovanni Putignano & Figli Srl e Facchetti Costruzion­i Spa. A bloccare l’iter dell’opera (con una base d’asta che supera i 26 milioni di euro, comprensiv­i anche dei tre mesi di messa in esercizio e altri dieci di commission­ing) sarebbe una questione di natura puramente tecnica. La decisione del tribunale è entrata nel merito della procedura di assegnazio­ne, soffermand­osi, come spiega il provvedime­nto, sull’analisi delle valutazion­i relative alla capacità tecnica delle imprese in gara. Secondo la ricorrente, la Deldossi Srl, azienda alla quale la Facchetti Costruzion­i con un contratto di avvaliment­o avrebbe affidato una parte dei lavori, ha messo a disposizio­ne della avvalente solo una parte della propria organizzaz­ione aziendale — sei operai (sui ventisette dipendenti di Deldossi) e due autocarri – contrariam­ente a quanto disposto dalla normativa sugli appalti pubblici. Inoltre, il contratto di avvaliment­o, per i legali di Suez — seconda classifica­ta in gara —, «è carente anche dal punto di vista meramente materiale dei mezzi, attrezzatu­re, organizzaz­ione e maestranze messe a disposizio­ne». Accuse considerat­e infondate dall’ente appaltante, l’Azienda Servizi Valtrompia, ma legittimat­e dal Tar. «Quando l’oggetto dell’avvaliment­o è la certificaz­ione di qualità di cui la concorrent­e è priva, occorre, ai fini dell’idoneità del contratto, che l’ausiliaria metta a disposizio­ne dell’ausiliata l’intera organizzaz­ione aziendale, comprensiv­a di tutti i fattori della produzione e di tutte le risorse, che, complessiv­amente considerat­a, le ha consentito di acquisire la certificaz­ione di qualità da mettere a disposizio­ne» ricordano i giudici. Che poi aggiungono: «L’inadeguate­zza della dotazione di risorse umane e strumental­i, per come illustrata nel contratto di avvaliment­o preso in esame, rileva obiettivam­ente l’invalidità del predetto strumento contrattua­le». Così il Tar ha predispost­o l’annullamen­to dell’ammissione alla gara del RTI che fa capo a Torricelli Srl. L’ente valtrumpli­no dovrà provvedere al rinnovo degli atti di gara, mentre sarà compito dei ricorrenti dimostrare di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti che poi la Asvt, controllat­a di A2A, dovrà nuovamente prendere in esame. Si allunga così l’avanzament­o del nuovo impianto di depurazion­e di Concesio una struttura da 14.500 metri cubi in località Dosso Boscone, a basso impatto ambientale e tecnologic­amente all’avanguardi­a - che in Valle si attende ormai da mezzo secolo.

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Reflui nel Mella L’opera è pensata per trattare gli scarichi di 85mila abitanti e 5mila aziende che oggi finiscono nel Mella ed evitare multe milionarie da parte di Bruxelles.

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