Bus a rilento, treni più affidabili. Una riforma a due velocità
Partito l’orario invernale con i pullman per 139 corse. Meno convogli cancellati rispetto alla media
Tabelloni non aggiornati, ritardi dei bus. Informazioni incomplete. «Sbavature» nelle prime applicazioni dell’orario invernale di Trenord, in vigore da domenica e da ieri alla prova dei quasi 800 mila pendolari lombardi. Ma anche meno treni cancellati rispetto alla media. L’ad Marco Piuri ha spiegato che fino alla fine di gennaio il piano d’emergenza (che porta su gomma 139 corse e riduce le frequenze in alcuni giorni e orari) sarà in fase di rodaggio. Poi il confronto con i comitati per ritarare l’offerta. Intanto i viaggiatori hanno già iniziato a rimarcare cosa non funziona. Ieri, ad esempio, il pullman previsto per la tratta Pavia-Alessandria è arrivato a destinazione con un ritardo di venti minuti. Un altro gruppi di pendolari lamenta invece che nella stazione di Macherio non è stata segnalata la fermata del bus, nessuno ha aggiornato il tabellone con gli orari e la sala d’attesa è rimasta chiusa. Chi si sposta da Seregno parla di «informazioni incoerenti con quelle fornite dal sito Internet». Difficoltà col sistema informatico anche per i pendolari della BresciaParma.
Tra gli interventi del piano d’emergenza, la chiusura sulla linea Saronno-Albairate delle stazioni di Ceriano Laghetto Groane e Cesano Maderno Groane, vicine a un’area di spaccio. I pendolari affermano che i tossicodipendenti hanno già cambiato percorso per raggiungere il bosco, utilizzando la stazione di Ceriano-Solaro. Come a dire: problema semplicemente spostato. Obiettivo della riorganizzazione di Trenord è ridurre le soppressioni. Su questo aspetto, gli effetti positivi sembrano sentirsi già dal primo giorno. Risultano cancellati alcuni treni, come un Chiavenna-Colico, sostituito con bus e un altro convoglio lungo la tratta Milano-Luino. Ma i disagi sono inferiori rispetto all’ultimo periodo, in cui «saltava» in media il cinque per cento del servizio. L’azienda di trasporti (guidata da Regione e Ferrovie dello Stato) valuterà i risultati degli interventi a giugno. Il governatore Attilio Fontana ammette: «Ci saranno dei disagi. Ci rendiamo conto che la risposta non è l’optimum». Ma rimarca che «parte delle difficoltà dipende dalle reti» di competenza di Rfi e ai pendolari risponde: «Prima di protestare, vediamo le risposte».
5 La percentuale di treni cancellati negli ultimi mesi. Trenord vuole dimezzare le soppressioni di propria responsabilità