Il genio di Leonardo al Museo delle Armi
Nell’anniversario dei 500 anni dalla morte la Fondazione pensa a un’esposizione su armi e fortificazioni
Per ora è un’ipotesi. Ne hanno parlato ieri, durante una riunione: per i 500 anni dalla morte del genio, Brescia Musei pensa a una mostra su Leonardo da Vinci, le armi e le fortificazioni. L’esposizione sarebbe ovviamente connessa al Museo delle Armi in Castello, che ha appena subito un restyling. Altre informazioni potrebbero arrivare nei prossimi giorni, quando la fondazione deciderà se proseguire con il progetto e dargli forma concreta. Nel frattempo, a fine mese, in Santa Giulia sarà inaugurata la mostra Il guerriero longobardo, con un corredo in arrivo dal museo di Roma.
Osava le calze rosa e il pitocco con l’orlo al ginocchio, abbozzava monumenti equestri e scriveva curriculum in dieci punti: in quello inviato a Ludovico il Moro, si vantava di saper creare armi letali e macchine da guerra (il suo talento di artista-architetto veniva citato solo alla fine, come fosse una postilla). La vernice della prossima mostra di Brescia Musei potrebbe essere dedicata a Leonardo da Vinci, alle armi e alle fortificazioni. Il progetto di un’esposizione sul genio connessa al Museo Marzoli, in Castello, ieri era all’ordine del giorno di una riunione in fondazione: per ora, una suggestione che andrà disegnata, discussa ed eventualmente approvata tra qualche settimana (il nuovo direttore, Stefano Karadjov, è stato nominato lunedì). Quest’anno ricorre l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo: quasi ovunque sono previsti eventi, omaggi, mostre con reliquie, documenti e disegni che ne raccontino vita, opere e miracoli. E persino CidneOn, il festival delle luci in Castello, s’illuminerà d’immenso con un’installazione sul portale della fortezza. L’idea di Brescia Musei, per ora, è in divenire, ma quello su da Vinci potrebbe essere il primo grande evento dell’anno.
Intanto, il 31 gennaio, in Santa Giulia ci sarà la vernice de Il guerriero longobardo, una mostra curata dall’archeologa Francesca Morandini: al museo, arriverà un corredo dal museo nazionale dell’Alto Medioevo di Roma (la fondazione restituirà il piacere prestando a sua volta alcuni reperti).